Teschio umano a Pantalica, Sebastian Colnaghi: "Probabile antico"
Teschio umano a Pantalica. Durante un’escursione a Pantalica, nella valle dell’Anapo, è stato ritrovato un cranio verosimilmente appartenente a un essere umano.

Teschio umano a Pantalica. Durante un’escursione a Pantalica, nella valle dell’Anapo, è stato ritrovato un cranio verosimilmente appartenente a un essere umano.

L’Anapo, il fiume che si nasconde per parte del suo tratto per poi riemergere d’improvviso, sorge sul Monte Lauro e attraversa gli Iblei creando, ad un certo punto della sua corsa al mare, un’ansa che isola un massiccio fatto di bianche rupi, boscaglie strapiombanti e ripide spalliere: PANTALICA.

A dare l’allarme chiamando il 112 è stato il giovane ambientalista Sebastian Colnaghi, assiduo escursionista e conoscitore della zona, che si è imbattuto in questo insolito ritrovamento.

Teschio umano a Pantalica

“Durante un’escursione a Pantalica – dichiara Colnaghi – mi sono imbattuto in un vero e proprio teschio umano lungo un sentiero non convenzionale che risaliva il monte, sopra il fiume Anapo.

È probabile che il cranio risalga al periodo compreso tra il XIII e il VII secolo a.C. e che fosse originariamente custodito in una tomba prima di essere profanata dai tombaroli”.

Patrimonio dell’UNESCO, la Necropoli di Pantalica è uno dei più grandi siti archeologici rupestri d’Europa con migliaia di tombe risalenti al XII secolo a.C.. Questo sito riveste un’importanza straordinaria per la testimonianza della civiltà sicula antica attraverso le sue tombe scavate nella roccia e il paesaggio circostante.

Teschio umano a Pantalica, la scoperta offre un’opportunità unica per lo studio e la comprensione della storia e della cultura della regione.

“Si ipotizza che si tratti di un cranio di probabile epoca remota – dichiara la dottoressa Laura Pizzo (Scienze dei Beni Culturali) – originariamente conservato all’interno di una struttura tombale e successivamente esposto alle condizioni sfavorevoli dell’ambiente esterno.

Tale ipotesi è supportata dalle limitate tracce di tessuto spugnoso ancora presenti su alcune parti del reperto osseo”.

I Carabinieri della stazione di Sortino sono intervenuti sul posto e, guidati da Colnaghi, hanno sequestrato il cranio e avviato un’indagine per determinare il periodo della sua origine e l’identità del suo proprietario.

Le prime analisi suggeriscono che non si tratti di un cranio di epoca recente, ma saranno le analisi al carbonio-14 a confermare la sua antichità.

La Necropoli di Pantalica: un tuffo nella preistoria siciliana

Un sito archeologico di rara bellezza

Situata nella provincia di Siracusa, la Necropoli di Pantalica si estende per circa 80 ettari su un altopiano roccioso a picco sulle gole del fiume Anapo. Un luogo di incomparabile bellezza, dove la natura incontaminata si fonde con la storia millenaria della Sicilia.

Un viaggio nel tempo

Le oltre 5.000 tombe a grotticella, scavate nella roccia tra il XIII e il VII secolo a.C., offrono una suggestiva testimonianza della civiltà sicula preistorica. Un popolo abile e ingegnoso che, in un contesto di aspre montagne e fiumi impetuosi, seppe creare un insediamento sicuro e fiorente.

Un patrimonio dell’umanità

Nel 2005, l’UNESCO ha riconosciuto la Necropoli di Pantalica come Patrimonio dell’Umanità. Un riconoscimento che sottolinea l’importanza eccezionale di questo sito, non solo per il suo valore archeologico, ma anche per la sua bellezza paesaggistica e il suo significato storico-culturale.

Alla scoperta della necropoli

I visitatori della necropoli possono immergersi in un’atmosfera unica, esplorando i sentieri che si snodano tra le grotte e ammirando i panorami mozzafiato delle gole sottostanti.

Un’esperienza indimenticabile

La Necropoli di Pantalica è un luogo magico che invita a riflettere sul tempo che passa e sulle civiltà che ci hanno preceduto. Un’esperienza imperdibile per gli amanti della storia, della natura e dell’archeologia.

Cosa rende la Necropoli di Pantalica un luogo speciale?

  • La sua vastità e la sua bellezza paesaggistica
  • Le sue oltre 5.000 tombe a grotticella, risalenti al XIII-VII secolo a.C.
  • La sua eccezionale testimonianza della civiltà sicula preistorica
  • Il suo riconoscimento come Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO
  • L’atmosfera unica e suggestiva che si respira tra le grotte e i sentieri

Informazioni utili per visitare la Necropoli di Pantalica

  • Come arrivare: La necropoli è raggiungibile in auto da Siracusa (circa 40 km) o da Catania (circa 60 km).
  • Orari di apertura: La necropoli è aperta tutti i giorni dalle 8:00 alle 19:00 (da novembre a marzo) e dalle 8:00 alle 20:00 (da aprile a ottobre).
  • Biglietti: L’ingresso è gratuito.
  • Consigli: Si consiglia di indossare scarpe comode e di portare con sé acqua e cibo.

Per saperne di più:

Da Varese Press
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