14 Novembre 2024 18:35
Efferatezze e uccisioni violente a danno degli animali: è quanto rivela l’ultima investigazione di Animal Equality realizzata in India e rilasciata oggi attraverso immagini inedite e raccolte sotto copertura con la partecipazione di Ari Nessel, imprenditore e filantropo statunitense sostenitore dell’ong.
In India, patria del concetto di non violenza nei confronti di ogni essere vivente, il crescente aumento degli allevamenti intensivi e dei macelli nuoce gravemente non solo agli animali coinvolti nell’industria della carne che sono vittime di abusi, ma anche all’ambiente e alla salute pubblica.
L’investigazione realizzata dal team investigativo di Animal Equality e con la partecipazione di un suo speciale sostenitore racconta le violenze brutali commesse nei confronti di bovini, galline e pesci allevati all’interno di stabilimenti industriali e macellati in pessime condizioni igienico-sanitarie in veri e propri wet market, i cosiddetti mercati umidi condannati dall’OMS in quanto serbatoi di virus e malattie zoonotiche pericolose per l’intero ecosistema.
“Il Mahatma Gandhi ha affermato che la grandezza di una nazione e il suo progresso morale possono essere dimostrati dal modo in cui un Paese tratta i suoi animali. Guardando il modo in cui il mio Paese, gli Stati Uniti, e l’India trattano i propri animali, “grandezza” non è la parola che userei per descriverli”, ha affermato Ari Nessel a seguito dell’investigazione a cui ha preso parte.
Imprenditore, filantropo, conduttore di podcast e fondatore di The Pollination Project, Ari Nessel, si è unito a Animal Equality India per documentare le gravi condizioni in cui vivono gli animali all’interno di macelli e allevamenti del Paese. Quello che lui e i nostri investigatori hanno scoperto è stato inquietante, specialmente all’interno di un Paese come l’India noto per avere la più alta percentuale di vegetariani nel mondo.
Alcune delle scene a cui il team investigativo e Ari Nessel hanno assistito sono le seguenti:
- Polli in agonia che non riescono a respirare a causa dell’ammoniaca concentrata all’interno dei capannoni in cui sono rinchiusi e allevati per crescere tanto velocemente al punto da riportare gravi problemi di salute e morire in modo lento e doloroso
- Vitelli maltrattati che muoiono senza ricevere cure veterinarie adeguate
- Un vitello maschio intenzionalmente fatto morire di fame perché considerato inutile dall’industria alimentare indiana
- Bambini piccoli scuoiano e squamano i pesci all’interno di un wet market mentre questi si contorcono per il dolore
- Vitelli scuoiati e imbottiti di fieno posti accanto alle loro madri vive
- Pecore e capre macellate sotto gli occhi di altri animali vivi
“L’intera indagine è stata estenuante mentalmente e fisicamente per tutti. Abbiamo fatto del nostro meglio per coprire il maggior numero di posti possibile e per registrare la difficile situazione degli animali allevati in India”, ha dichiarato Amey Deshmukh, managing director di Animal Equality India.
“Spero che grazie a questa investigazione l’India, ma anche tutti gli altri Paesi, si possa gettare ancora una volta luce sulla terribile realtà degli allevamenti intensivi e dei macelli e che le istituzioni e i cittadini si uniscano per porre fine a queste atrocità”, ha affermato Alice Trombetta, direttrice esecutiva di Animal Equality Italia.