21 Novembre 2024 19:24
Gatti, animali diabolici. Sono passati secoli ma per i preti, almeno per molti di loro.
La solita scusa che i gatti sporcano il parroco della Badia di San Savino in Cascina e Don Alberto Armellin
ha preso carta e penna e ha chiesto di spostare la colonia felina che vive nei pressi della Chiesa in quanto i gatti sporcano l’Abbazia, il prete parla anche di invasione di feci feline.
Sulla vicenda interviene con una dura presa di posizione l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che parla di esagerazione da parte del parroco nel descrivere la situazione.
“Il parroco forse non sa che le colonie feline sono tutelate prima ancora che dalle normative regionali e locali da una legge nazionale contro il randagismo, la 281/91 che tutela il diritto di territorialità delle colonie e soprattutto il diritto delle gattare e dei gattari di sfamarli e che maltrattarli o istigare con le proprie azioni al maltratamento è reato pubile con la galera dall’articolo 545 del codice penale.
Detto questo- continua la nota animalista- esistono anche i doveri dei gattari che noi siamo certi vengono rispettati scrupolosamente e comunque prima di adivenire a simili dicktat ci sono divese strade esplorabili per trovare un punto di civile convivenza qualora non si possibile per responsabilità del religioso esiste anche la possibilità di portare il don alla sbarra attraverso una formale denuncia.
Non vogliamo ovviamente che si arrivi a questo – ma è una pista che teniamo aperta come estrema ratio.
Per il resto sarebbe bello- concludono gli animalisti di AIDAA- che il parroco prenda esempio da Gianni
Morandi che sul parco di Sanremo a fronte dei danni di Blanco non è stato a far polemica con le mani in
mano ma ha preso una scopa e si è messo a pulire il palco, che bello se lo stesso gesto fosse fatto da Don
Alberto, quale esempio sarebbe”