Ippica. Dopo ben 8 anni tornano le tradizionali aste Anact.

A soli 4 giorni dalle prossime Aste Anact in programma lunedi 27 all’ ippodromo La Maura di Milano la parola agli allevatori che con entusiamo dopo 8 anni possono presentare  con soddisfazione i loro prodotti.

A soli 4 giorni dalle prossime Aste Anact in programma lunedi 27 all’ ippodromo La Maura di Milano la parola agli allevatori che con entusiamo dopo 8 anni possono presentare  con soddisfazione i loro prodotti.

 

DOMENICO GALDI – ALLEVAMENTO FRATELLI GALDI (VICE PRESIDENTE ANACT)


  • Domenico Galdi decano degli allevatori italiani ed oggi vice presidente dell’Anact, dopo otto anni tornano le storiche aste che hanno avuto una grande tradizione per l’allenamento italiano ,come se le immagina ?
Sono molto contento anche perché dai sondaggi i piccoli allevatori hanno accolto il ritorno delle aste Anact con entusiasmo. È dal 2013 che l’associazione non le organizzava più e proprio per questo ho deciso di portare anche i miei prodotti. Posso considerarmi molto soddisfatto di questa scelta.
  • Consultando il catalogo delle aste Anact…….
Ci auguriamo che la presenza di proprietari ed allenatori sia adeguata al catalogo che presentiamo, lo reputo di buon livello e spero che non solo i miei prodotti siano apprezzati ma tutti quelli che passeranno nel ring.
  • Pensa sia un bene che ci siano due aste…
Mi complimento con l’Its che è stata in grado di attirare l’attenzione di tanti proprietari stranieri ed in futuro auspichiamo di poter dialogare con loro in modo da poter aumentare il prestigio dell’allevamento italiano.

FRANCESCO FRACCARI – ALLEVAMENTO LA GARDESANA


  • Dopo ben 8 anni tornano le tradizionali aste Anact, Dottor Fraccari, consultando il catalogo delle aste Anact, in programma il prossimo 27 settembre all’ippodromo La Maura in Milano, si vede una presenza importante del Suo allevamento,  quali sono  le aspettative?
Il ritorno ad una tradizione che ha contraddistinto gli Allevatori Italiani per molti decenni. I risultati dei cavalli Italiani all’estero testimoniano la qualità e la professionalità di tutto il Movimento Allevatorio del nostro paese. É giusto quindi che questo grande lavoro venga riconosciuto attraverso un appuntamento Istituzionale che metta in vetrina il Made in Italy di tutto il comparto Ippico Italiano.
  • Pensa sia un bene che ci siano due aste per i puledri trottatori italiane a breve distanza o ritiene che sarebbe bene trovare una soluzione per concentrare gli sforzi di tutti?-
A parere mio dovremmo copiare il modello delle Aste Americane di Harrisburg. Un appuntamento unico suddiviso in più giornate con anche la possibilità di offrire fattrici, carature, foals oltre agli Yearlings ovviamente. Dovrebbe essere l’appuntamento per antonomasia dove il Made in Italy si mostra agli occhi del mondo. Diversamente, quale altra occasione avremmo?

GIORGIO SANDI – ALLEVAMENTO IL POGGIO


  • Dottor Sandi, consultando il catalogo delle aste Anact, in programma il prossimo 27 settembre all’ippodromo La Maura in Milano, si vede una presenza importante dei puledri dell’allevamento Di Poggio. Quale il motivo di questa scelta e quali le aspettative?
Quando ANACT ha reso nota la propria decisione di organizzare di nuovo, dopo 8 anni, le aste dei puledri abbiamo ritenuto che fosse doveroso (come allevatori italiani) e di nostro interesse partecipare all’asta con la nostra produzione che presenta tanti yearlings frutto degli incroci tra i migliori stalloni a livello internazionale e le nostre qualitative fattrici. Aspettative?  Quello che i potenziali compratori italiani ed esteri sappiano dare il giusto valore alle nostre proposte anche nella nuova vetrina e che la situazione attuale (in primis i pagamenti premi in fortissimo ritardo da parte del Mipaaf e poi anche gli acquisti fatti nell’asta appena tenuta) non influenzino negativamente i risultati delle aste ANACT.
  • Pensa sia un bene che ci siano due aste per i puledri trottatori italiane a breve distanza o ritiene che sarebbe bene trovare una soluzione per concentrare gli sforzi di tutti?
So che prima di giungere a questa situazione c’erano stati diversi contatti tra Anact ed ITS che evidentemente non hanno portato ad un accordo. Anact ha il dovere statutario nei confronti degli allevatori associati di effettuare un’asta per permettere a tutti i propri associati di poter vendere al meglio i propri prodotti. ITS dal canto suo è una società specializzata nell’organizzazione di aste ed ha dato prova della propria capacità. A mio parere, finite le aste 2021, Anact e ITS dovrebbero sedersi intorno ad un tavolo e studiare fino in fondo come rendere più forte e vincente il trotto italiano, unendo le forze, sotto il marchio vincente ed istituzionale dell’ANACT. Sono certo che tutti gli allevatori, sia quelli più vicini ad ITS che quelli che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa di ANACT, sarebbero molto contenti di una soluzione come questa! In fondo, sono gli allevatori ed i loro prodotti che fanno il successo delle aste e chiedono solo di avere una macchina ben organizzata che lavori per loro!

MARCO FOLLI – ALLEVAMENTO FOLLI


  • il ritorno delle aste dopo 8 anni è un importante traguardo per tutti gli allevatori italiani; un’importante sbocco di mercato che l’Anact ha reso nuovamente possibile in coerenza con  i suoi fini statutari. La nostra partecipazione  all’evento intende contribuire alla riuscita dell’evento, che rappresenta già in sé un ottimo risultato. L’aspettativa di vendita è seria e fondata sulla buona qualità del catalogo.
Lo svolgimento di più aste, fisiologico in ognuno dei paesi europei più avanzati nel trotto, è certamente un bene e andrebbe mantenuta sia nell’interesse degli allevatori che degli aspiranti proprietari, offrendo loro un ventaglio di prodotti di medio alta qualità più variegato.
 
 

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