Caporalato. Casa di moda milanese sotto amministrazione giudiziaria per caporalato

Milano, 17 gennaio 2024 – I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Milano hanno dato esecuzione ad un decreto di “amministrazione giudiziaria” emesso dal Tribunale di Milano – Sez. Misure di Prevenzione su richiesta della Procura della Repubblica di Milano a carico di una azienda operante nel settore dell’alta moda.

L’azienda è ritenuta incapace di prevenire e arginare fenomeni di sfruttamento lavorativo nell’ambito del ciclo produttivo.

l’accusa è di non avendo mai effettuato ispezioni o audit sulla filiera produttiva per appurare le reali condizioni lavorative ovvero le capacità tecniche delle aziende appaltatrici.

Il caporalato è una forma di sfruttamento lavorativo che si basa sulla intermediazione illecita di manodopera. Il caporale, che è un mediatore illegale, recluta lavoratori, spesso immigrati, e li impiega in condizioni di lavoro precarie e abusive.

Le caratteristiche principali del caporalato sono:

  • L’intermediazione illecita di manodopera: il caporale si interpone tra il datore di lavoro e il lavoratore, senza avere alcuna autorizzazione.
  • Lo sfruttamento lavorativo: i lavoratori sono costretti a lavorare in condizioni di lavoro precarie e abusive, con salari bassi, orari di lavoro lunghi e condizioni di sicurezza precarie.
  • L’abuso di potere: il caporale esercita un controllo totale sui lavoratori, spesso minacciandoli o intimidendoli.

Il caporalato è un fenomeno diffuso in Italia, soprattutto nel settore agricolo, ma anche nell’edilizia, nell’industria e nel commercio.

Le conseguenze del caporalato sono gravi per i lavoratori, che si trovano a vivere in condizioni di povertà e di sfruttamento. Il caporalato è anche un fenomeno illegale, che può comportare sanzioni penali per i responsabili.

In Italia, il caporalato è punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da 5.000 a 30.000 euro.

Ecco alcuni esempi di caporalato:
  • Un caporale recluta un gruppo di lavoratori immigrati e li fa lavorare in un campo agricolo per 10 ore al giorno, 7 giorni su 7, con un salario di 2 euro all’ora.
  • Un caporale fa lavorare un gruppo di lavoratori in un cantiere edile senza alcuna protezione e senza rispettare le norme di sicurezza.
  • Un caporale fa lavorare un gruppo di lavoratori in una fabbrica in condizioni igienico-sanitarie precarie.

Per contrastare il caporalato, è importante rafforzare i controlli da parte delle autorità e promuovere l’informazione e la sensibilizzazione dei lavoratori.

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