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Roma OIPA: «sosteniamo la proposta di costruire una commissione etica per la protezione degli ospiti delle strutture comunali»

Roma 04 Aprile 2024, l’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali), sostiene e rilancia la proposta del consigliere capitolino e delegato alla Tutela animale della Città Metropolitana di Roma Capitale, Rocco Ferraro, d’insediare una Commissione etica nel Dipartimento Tutela ambientale e animale del Campidoglio per valutare, con criteri scientifici e veterinari, quei casi critici e di sofferenza che coinvolgono i cani e i gatti presenti nelle strutture comunali.

«La creazione di una tale Commissione potrebbe affrontare le criticità che possono verificarsi nei canili municipali e nelle strutture convenzionate», dichiara l’Oipa.

«Veterinari ed esperti potrebbero utilmente controllare la qualità di vita e lo stato di salute degli ospiti a quattro zampe meno fortunati e proporre soluzioni laddove si verifichino lacune e manchevolezze nella gestione».

L’associazione augura inoltre un buon lavoro alla neonominata Garante per la tutela e il benessere degli animali di Roma Capitale, Patrizia Prestipino, auspicando che presto vengano resi noti i contatti del suo Ufficio affinché la cittadinanza possa segnalarle situazioni difficili o di maltrattamento di cui possono essere vittime i cittadini non umani della Capitale.

Nel mio caso …

Insomma la parola d’ordine è la tutela degli animali, eppure di quelli detenuti nelle varie strutture comunali o convenzionate, dislocate nelle varie municipalità, certo è che dal nostro canto per esperienza ci rendiamo conto che serve ASSOLUTAMENTE UNA REGOLAMENTAZIONE ULTERIORE, per fare in modo che a pagarne lo scotto più grande, non siano questi poveri animali.

La cattiva gestione di alcune strutture scoraggia le adozioni, e non agevola nessuna iniziativa volta alla tutela reale dei nostri animali da compagnia.

Personalmente ho adottato n. 2 cani, in due diverse realtà territoriali, in entrambi i casi prima in un canile municipale, e dopo da un’associazione, esperienza quest’ultima che mi ha lasciato molto disgustata.

Nel primo caso seppur abbia percepito un’indiscussa esperienza, della direzione del canile, dall’altra ho potuto constatare come sia difficile riuscire ad adottare il cane che si era scelto, in quanto le adozioni sembrano dirottate sempre su una scelta, non dettata dall’adottante stesso, ad ogni modo che ben vengano i percorsi per le adozioni, che sono sicuramente una forma di tutela in più, per il cane o il gatto che si decide di adottare.

In merito alle associazioni, ne ho trovate di serie e molto impegnate nella salvaguardia degli animali recuperati, seppur ahimè, un’associazione da cui ho adottato il mio ultimo cagnolino, ha dimostrato di non essere all’altezza del proprio ruolo, gestendo un’adozione maldestramente, una cessione di proprietà ottenuta solo dopo circa 4 mesi, ed il reale trascorso del cane, che mi è stato quasi nascosto.

Ebbene ci vuole personale che abbia una reale qualifica, sicuramente il margine di errore nelle procedure, sicuramente si abbasserebbe, gli animali si possono amare ma il comportamento felino o canino, lo può conoscere nel profondo un professionista.

Adozioni consapevoli non solo dall’adottante …

Le adozioni consapevoli o “del cuore” come amano definirle certe associazioni, devono essere correlate da personale realmente esperto, ed onesto, un’adozione consapevole non può essere solo da parte dei volontari di associazioni di associazioni e canili, ma soprattutto da parte dell’adottante, che dev’essere messo a conoscenza della reale storia pregressa del cane, o dell’animale che si sceglie di adottare, solo così potrà aiutarlo prendendosi anche i reali oneri che derivano solo da un’adozione consapevole, gli animali “appioppati”, maldestramente sono iter che non DEVONO ESISTERE.

Certo è che c’è molto da fare e da cambiare, affinché si arrivi ad una situazione che sia realmente tutelativa per gli animali, che troppo spesso vivono in condizioni precarie, nonostante i recuperi.

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