Trecate, furto di un furgone e cavi elettrici

Trecate, furto di un furgone e cavi elettrici.

Trecate rubano un furgone e cavi elettrici, arrestati dalla Polizia Locale.

Il fatto di cronaca è avvenuto nella giornata di giovedì 10 novembre a Trecate:

due uomini senza fissa dimora rispettivamente di 30 e 24 anni hanno rubato un furgone e un ingente quantitativo di cavi elettrici.

Trecate. Tre pattuglie della Polizia Locale di Trecate, hanno intercettato un furgone proveniente dalla Lombardia:

Tre pattuglie della Polizia Locale di Trecate, hanno intercettato nel territorio comunale un furgone rubato proveniente dalla Lombardia.

Abbandono del furgone e la fuga dei malviventi

I malviventi,  alla vista degli Agenti, hanno precipitosamente abbandonato l’autocarro;

il conducente ha tentato di fuggire a piedi, la fuga però è durata pochi istanti. L’uomo, una volta raggiunto ha tentato di divincolarsi colpendo uno degli Agenti.

L’arresto dei malviventi:

Il malvivente è stato bloccato ed arrestato; veniva tradotto dagli Agenti della Polizia Locale nella camera di sicurezza del Comando di Viale Cicogna.

All’interno del veicolo rubato sono stati rinvenuti cavi elettrici per un valore di 10.000 euro, risultati rubati in una ditta di service del Milanese.

Il processo per direttissima:

Nella mattinata di oggi, 11 novembre, il 30enne è stato sottoposto a processo per direttissima; i reati che gli sono stati contestati: resistenza a pubblico ufficiale, e ricettazione.

Convalida dell’arresto:

Arresto per il malvivente e pure la  condanna a sei mesi di reclusione con patteggiamento della pena.

Rilevato pure il  reato di ricettazione per Il 24enne invece, è stato deferito in stato di libertà.

Il fenomeno dei furti di cave e’ esteso, e i casi rilevati sono parecchi, tanto che e’ stato costituito un osservatorio ad hoc.

L’oro rosso, prezioso, bene è sempre più scarso e sempre più ricercato, soprattutto dalle grandi potenze emergenti come India, Cina e Brasile.

La mafia dietro ai furti

«C’è chi riesce a rubare tanto rame da riempirci un camion. Parliamo di carichi da 50-100 mila euro che non rivendi facilmente se non hai le conoscenze giuste.

Ma questi sono affari che gestiscono le mafie, non certo i ladri qualunque», spiega Marko (il nome è fittizio):

un rom serbo che ha accettato di spiegare a L’Espresso come funziona la filiera illegale del nuovo oro

L’Osservatorio nazionale sui furti di rame.

l 2017 ha fatto registrare una diminuzione, a livello nazionale, del 14,8 percento dei furti di rame, mentre risulta un incremento del 2,7 percento di persone denunciate e arrestate.

I dati sono stati evidenziati nel corso della riunione dell’Osservatorio Nazionale sui Furti di Rame, che si è tenuta presso la Direzione centrale della Polizia criminale, a Roma.

L’Osservatorio è un organismo presieduto dal vice capo della Polizia Nicolò D’Angelo

Chi c’e’ nell’osservatorio?

Ne fanno parte rappresentanti delle Forze di polizia, dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli

ma anche di Confindustria, di ferrovie dello Stato italiane s.p.a., di Enel s.p.a., di Telecom Italia s.p.a.,

e pure di Vodafone Italia s.p.a, di Wind-Tre s.p.a. e di Anie (Federazione nazionale imprese elettrotecniche e elettroniche).

Istituito presso il dipartimento della Pubblica sicurezza, direzione centrale della Polizia criminale,

l’Osservatorio agisce secondo il principio della cosiddetta ‘sicurezza partecipata’:

tutti i soggetti pubblici e privati, che hanno possibilità d’intervento a fianco delle Forze di polizia, contribuiscono a produrre il ‘bene sicurezza’.

Qualcuno ci ha studiato e trovato la soluzione e infatti c’e’ un brevetto italiano

 Elettrograf, azienda di Limena, in provincia di Padova – produce una  gamma di antifurti HELP

L’azienda e” in grado di proteggere linee elettriche in corrente alternata, continua o non allacciate, senza nessun contatto elettrico.

HELP verifica la presenza dei cavi tramite induzione elettromagnetica.

il sistema genera l’allarme, nel caso in cui anche un solo conduttore venga sconnesso, troncato

o se ne modifichi la lunghezza o il dispositivo HELP venga manomesso,

L’ allarme  consente di allertare il personale di controllo o le Forze dell’Ordine.

Bastano pochi minuti per installare il dispositivo, inserire nei sensori i cavi da proteggere, ed eventualmente allarmare il pozzetto del cavidotto o altri accessi.

La Polizia Ferroviaria, invece, ha un’altra strategia monitora i ricettatori:

«Nel 209 pensavamo di aver vinto la guerra», dice Pietro Milone, primo digirente della Polfer. «I furti erano scesi a 125 mila chili contro gli 1,2 milioni del 2006. Poi abbiamo messo a confronto due dati: il numero di furti e l’andamento del prezzo del rame. Scoprendo, purtroppo, che le due linee seguivano la stessa curva». Significa che l’azione di polizia c’entrava poco: si rubava meno perché il gioco non valeva la candela. Oggi, che la quotazione è tornata a livelli persino più alti di quelli pre-crisi, la corsa all’oro è ricominciata. Più frenetica di prima.

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