A Torino bimba muore cadendo dal quarto piano
A Torino bimba muore cadendo dal quarto piano, aveva tre anni ed è precipitata nel cortile interno dl palazzo per una dozzina di metri.

A Torino bimba muore cadendo dal quarto piano, aveva tre anni ed è precipitata nel cortile interno dl palazzo per una dozzina di metri.

A Torino bimba muore cadendo dal quarto piano

Un’ambulanza del 118 è intervenuta immediatamente sul posto a sirene spiegate. 

I soccorritori hanno subito portato la bambina all’ospedale Regina Margherita dove i sanitari hanno effettuato un delicato intervento neurochirurgico, ma la piccola è morta.

La bambina, in seguito alla caduta, aveva riportato un gravissimo trauma cranico e toracico, oltre a diverse fratture. 

Le conseguenze della caduta sono state particolarmente gravi per la piccola e purtroppo non c’è stato nulla da fare.

Gli inquirenti, durante tutta la notte, hanno interrogato in questura la madre, il suo compagno e un amico di lui per cercare di capire l’accaduto.

I dipendenti della panetteria situata sotto il terrazzo da dove è caduta la bimba hanno lanciato l’allarme intorno alle 21 e 45 di giovedì sera.

La bimba deceduta si chiamava Fatima Skika e aveva solo tre anni.

La tragedia è avvenuta in un palazzo al 18 di via Milano nel centro di Torino.

Le indagini

Le indagini del caso sono coordinate dal Pubblico Ministero Valentina Sellaroli, ma ancora non sono ben chiare la dinamica dell’accaduto e le eventuali responsabilità.

La madre della bimba  è una italiana di 41 anni, il compagno della donna è un 32enne di origini marocchine.

secondo le prime informazioni il 32enne compagno della donna non sarebbe il padre della bambina e vive nello stesso palazzo ma in un alloggio differente.

Tra le prime ipotesi c’è quella che l’uomo e la madre, al momento della tragedia, non fossero  nello stesso appartamento della bimba.

La piccola vitina avrebbe potuto approfittare della mancanza di controllo per aprire la porta di casa, spingersi nel ballatoio e quindi cadere accidentalmente nel cortile.

Per fare questo però avrebbe dovuto scavalcare la ringhiera, operazione che non pare così agevole per una bimba di quell’età.

Il trentaduenne marocchino al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine appariva in stato confusionale, forse in stato di  ubriachezza.

La dinamica della tragedia appare per ora molto confusa e gli agenti stanno interrogando i vicini di casa della coppia per raccogliere elementi utili a ricostruire i fatti.

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