AIR ITALY: corsa contro il tempo

per scongiurare i 1322 licenziamenti

Si sta determinando il più imponente licenziamento di massa dell’era COVID in Italia e i lavoratori di Air Italy diventeranno gli unici lavoratori del trasporto aereo italiano lasciati senza protezione alcuna. 

I milletrecentoventidue lavoratori di AIRITALY, dichiara il Coordinatore Uiltrasporti Air Italy Rosario Cacciuottolo, sono stati lasciati  senza alcun strumento che li tuteli e tecnicamente licenziati, essendo la procedura ex L. 223 già esperita in modo fallimentare il giorno 9 dicembre scorso. 

La manifestazione per lo sciopero nazionale del 16 dicembre, indetta da CGIL e UIL, ha visto a Piazza del Popolo a Roma la partecipazione dei lavoratori di Air Italy, i quali hanno fatto sentire con forza la loro voce. 

I Segretari Generali Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, prosegue  Rosario Cacciuottolo, hanno dato il doveroso risalto al dramma dei 1322 lavoratori direttamente attraverso i loro interventi tenuti davanti alla gremitissima piazza.

Le flebilissime speranze sono state riposte in un incontro ‘a tempo scaduto’ con i Ministeri competenti che si è tenuto il 15 dicembre scorso, ma ancora una volta tutti i tentativi esercitati dai Vice Ministri On.le Teresa Bellanova, Alessandra Todde, i rappresentanti della Regione Lombardia e Regione Sardegna, da parte di tutte le organizzazioni sindacali si sono scontrati con la rigida posizione dei liquidatori incaricati che negano ai 1322 lavoratori la possibilità di accedere a un vitale periodo di CIGS.il giorno 16 dicembre. 

Tutto e’ ora nelle mani del Governo, il solo che può urgentemente predisporre una norma specifica e indurre i due proprietari di Air Italy ( AKFED, nella persona di S.A. Karim Aga Khan e Qatar Airways, il cui CEO e’ Akbar al Baker) a presentare l’istanza per i 12 mesi di CIGS. 

Il grido di allarme dei lavoratori rimane quindi ancora inascoltato e il loro licenziamento, in assenza di urgentissimi interventi,  riserverà alle 1322 famiglie un Natale amarissimo.

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