accise benzina

Aumento delle Accise sui carburanti in Italia

Successivamente il taglio delle accise sui carburanti, l’Italia torna ad essere uno degli stati con la maggiore pressione fiscale sulla benzina e sul diesel d’Europa e del mondo. Le accise su Benzina e Diesel rappresentano un fardello non indifferente per la maggior parte della popolazione italiane.

Queste tasse vengono applicate su ogni litro venduto di benzina e gasolio, aumentando il prezzo per le famiglie italiane.

Con l’inizio del nuovo anno sono terminati gli sconti sulle accise dei carburanti che erano stati introdotti a partire dal marzo scorso per ridurre l’impatto del rincaro del carburante, come conseguenza scaturato dall’aumento del prezzo del gas.

Ma perché le accise su benzina sono così alte in Italia?

In Italia le accise su benzina sono particolarmente elevate rispetto agli altri stati europei in quanto i governi italiani, a partire dal secolo scorso hanno spesso scelto le accise della benzina e del gasolio come metodo di finanziamento per eventi imprevisti come ricostruzioni dopo disastri naturali o altri eventi imprevisti, incluso l’attuale crisi del prezzo dell’energia elettrica.

Ma il problema delle accise sulla benzina non è di certo una questione recente, soprattutto in Italia, uno dei primi stati nazionali ad introdurre un’accisa di vendita sulla benzina del 1921 di 8 lire al quintale.

Ma a quanto ammontano?

L’Italia può vantare il podio sia nelle accise per la benzina sia per quelle diesel. Nel 2023 infatti il nostro paese è lo stato con più accise sul diesel e il secondo per la benzina. Rispettivamente 0,728 euro/litro per la Benzina e 0,617 euro al litro per il Diesel.

Accise sulla Benzina e Diesel
Anno Origine Ammontare
1935-1936 Finanziamento della guerra d’Etiopia 0,000981€
1956 Finanziamento della crisi di Suez 0,00723€
1963 Ricostruzione dopo il disastro del Vajont 0,00516€
1966 Ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze 0,00516€
1968 Ricostruzione dopo il terremoto del Belice 0,00516€
1976 Ricostruzione dopo il terremoto del Friuli 0,0511€
1980 Ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia 0,0387€
1996 Finanziamento della missione in Bosnia 0,114€
2004 Rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri 0,02€
2005 Acquisto di autobus ecologici 0,005€
2009 Per far fronte al terremoto dell’Aquila 0,0051€
2011 Finanziamento alla cultura da 0,0055 a 0,0071€
2011 Per far fronte all’arrivo di immigrati dopo la crisi libica 0,04€
2011 Alluvione che ha colpito Liguria e Toscana nel 2011 0,0089€ (Benzina) e 0,113€ (Diesel)
2011 Decreto “Salva Italia” 0,082€
2012 Ricostruzione dopo il terremoto in Emilia 0,02€ (solo Benzina)

Nonostante le critiche, le accise sui carburanti rimangono una delle principali fonti di entrate per lo Stato italiano, e la loro riduzione o l’eliminazione rappresenterebbe una perdita significativa per le finanze pubbliche. Tuttavia, molti sostengono che sia necessario un ripensamento delle politiche fiscali, in modo da trovare soluzioni più eque e sostenibili per finanziare i programmi di sviluppo e di energia rinnovabile.

Quanto sono le accise nel resto dell’Europa?

In Europa, a seconda del paese, si seguono filosofie politiche sulle accise, causando alte o basse pressioni fiscali sui carburanti arrivando a estremi come i Paesi Bassi, che similmente all’Italia, si pongono come capolista della classifica delle accise sulla Benzina con 0,813 euro al litro.

Al contrario si posiziona l’Ungheria, la più economica sia per Gasolio, sia per Benzina, andando anche sotto i valori minimi dettati dall’Unione Europea con 0,345 euro al litro di accise sulla benzina e 0,317 per il gasolio.

Paese Accise su Benzina Accise sul Diesel
Paesi bassi 0,813 €/litro 0,522 €/litro
Italia 0,728 €/litro 0,617 €/litro
Finlandia 0,724 €/litro 0,513 €/litro
Francia 0,683 €/litro 0,593 €/litro
Germania 0,655 €/litro 0,470 €/litro
Spagna 0,504 €/litro 0,379 €/litro
Romania 0,375 €/litro 0,344 €/litro
Valore minimo UE 0,359 €/litro 0,330 €/litro
Ungheria 0,345 €/litro 0,317 €/litro

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/accise-benzina-diesel-in-italia/

Condividi sui social