Bimbo salvato in Emilia Romagna, all‘ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia

Bimbo salvato. Un incidente che poteva determinare effetti nefasti senza l’intervento dei medici romagnoli e alla perizia di un team medico e infermieristico composto in emergenza (AGI).

Cosa è successo?

il bimbo  faticava a respirare, era arrivato al pronto soccorso attorno alle 22 coi famigliari, a causa della sospetta inalazione di una nocciolina.

Cos’è l’inalazione?

 inalazione di un corpo estraneo quando un piccolo oggetto – posto in bocca accidentalmente, come accade talvolta nei bambini – o un boccone di cibo finiscono nelle vie respiratorie ostruendole in modo parziale o totale, rendendo difficoltoso o impedendo il passaggio dell’aria.

L’intervento in emergenza

” L’arachide, spiega l’ospedale reggiano, era incuneata nel tronco intermedio del sistema bronchiale destro e aveva occluso lo spazio respiratorio afferente ai due terzi del polmone di destra, generando un quadro severo e a rischio di ulteriore peggioramento.”

I medici con l’inserimento di una sonda, sono riusciti ad estrarre la nocciolina, salvando il bimbo.

Le considerazioni dei medici

“Siamo contentissimi che tutto sia andato per il meglio – spiega il dottor Roberto Piro, responsabile della pneoumologia interventistica – quello che è accaduto ci spinge ancora una volta a fare un appello a genitori, nonni e parenti sul fatto di non offrire ai bimbi piccoli frutta secca o altri alimenti che per forma, consistenza o dimensioni possano essere a rischio di inalazione.

Se gli alimenti non sono adatti o non sono stati tagliati nel modo corretto, il pericolo – conclude il medico – è sempre dietro l’angolo”.

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