Carabinieri Ambiente, sequestro azienda agricola a Torre Annunziata, operazione odierna richiesta della Procura.

Nella mattinata di oggi, i Carabinieri del Comando Gruppo per la Tutela Ambientale di Napoli hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo.

Decreto emesso dal giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torre Annunziata (NA), su richiesta della Procura della Repubblica di detto Tribunale.

Il sequestro riguarda un’azienda agricola chiamata “Storie Aromatiche Soc. Agr. S.r.l.” situata a Torre Annunziata.

Il legale rappresentante dell’azienda agricola è ritenuto responsabile di vari reati, tra cui:

l’inquinamento ambientale, il commercio di sostanze alimentari nocive e lo scarico abusivo di reflui industriali.

Le indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Napoli

con la collaborazione tecnica dell’ARPAC (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania), hanno rivelato diverse violazioni della normativa ambientale da parte dell’azienda.

In particolare, è stato accertato che l’azienda effettuava attività floro vivaistica, producendo, confezionando e vendendo piantine aromatiche con marchio “bio”

ma violando le norme riguardanti lo scarico dei rifiuti liquidi e la gestione dei rifiuti. Inoltre, l’azienda utilizzava acque contaminate da coliformi fecali per l’irrigazione delle piante.

Le indagini hanno rilevato diverse violazioni, tra cui il deposito incontrollato e l’abbandono di rifiuti liquidi provenienti dai servizi igienici.

E anche lo scarico abusivo di acque contenenti concimi chimici e fitofarmaci nel “canale Bottaro” (affluente del fiume Sarno)

Aggiungiamo poi pure  l’utilizzo di acque sotterranee contaminate da batteri fecali per l’irrigazione delle piante alimentari destinate al consumo umano.

L’utilizzo massiccio di fitofarmaci è stato evidenziato come un pericolo per la contaminazione delle falde acquifere

e dei suoli agricoli, con conseguenze per la salute pubblica attraverso il consumo di alimenti coltivati con tali acque.

Di conseguenza, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro del pozzo da cui veniva prelevata l’acqua per l’irrigazione e delle piante alimentari conservate nella serra dell’azienda agricola.

Il provvedimento cautelare è stato emesso per evitare ulteriori danni all’ambiente circostante, al corso

d’acqua.

E per prevenire la commercializzazione di prodotti alimentari pericolosi per la salute pubblica.

Questo sequestro fa parte di un’indagine più ampia condotta dai Carabinieri del Gruppo di Napoli del

Comando Tutela Ambientale, in collaborazione con l’ARPAC e coordinata dalla Procura della Repubblica.

L’indagine mira a identificare le cause dell’inquinamento del fiume Sarno e dei suoi affluenti, coinvolgendo altre aziende nell’area del bacino idrografico del fiume Sarno e nelle giurisdizioni delle Procure.

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