Treviso

Castelfranco Veneto, aggressione per un cellulare.

Castelfranco Veneto, un ragazzo mentre sta andando a scuola, viene avvicinato da un ragazzo che viaggia con lui.

L’aggressore lo afferra per il collo e, puntando un coltello alla schiena, lo obbliga a seguirlo in un’area isolata vicino alla stazione delle corriere del centro della Castellana.

L’aggressore costringe il giovanissimo a consegnargli l’I-Phone e a dargli la password di accesso, infine, dopo aver gettato via il coltello utilizzato per compiere la rapina, si allontana a piedi.

Altro aspetto inquietante dopo la rapina

L’azione criminosa aveva poi un ulteriore, inquietante seguito: il giovane rapinatore infatti contattava dal telefono sottratto il padre della vittima minacciandolo di distruggere il telefono e fare del male al figlio se fossero state avvisate le Forze dell’Ordine dell’accaduto e se non avesse immediatamente ricevuto una “password” che era stata appositamente inserita per limitare il tempo di utilizzo del cellulare.

Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Castelfranco Veneto che riescono in tempi brevi a rinvenire e sequestrare, poco distante dal luogo dell’aggressione il coltello utilizzato per le minacce, un’arma della lunghezza complessiva di 17 centimetri di cui 7,5 di lama.

Arresto in flagranza di reato

Scattava così l’arresto in flagranza di reato per rapina aggravata cui è seguita, nella serata di ieri, la convalida e l’applicazione, con provvedimento assunto dal GIP presso il Tribunale dei Minori di Venezia della misura cautelare della permanenza in casa, attesi i plurimi, convergenti e concordanti indizi di colpevolezza raccolti dai militari dell’Arma a carico dell’indagato e il rischio concreto che il giovane possa commettere ulteriori, analoghi gesti criminosi

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