Catania, carcere per droga, intervento della Procura Distrettuale della Repubblica
I militari della Compagnia di Gravina di Catania, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare.
Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Catania ha dato il via all’operazione
L’operazione è nei confronti di 14 persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti nonché spaccio di sostanze stupefacenti.
Catania, indagine, coordinata da questa Procura della Repubblica e condotta dalla Stazione Carabinieri di San Giovanni La Punta
Catania. L’indagine è attiva da un paio d’anni, da febbraio a dicembre 2020.
Gli inquirenti parlano della “sussistenza di un grave quadro indiziario, commisurato all’attuale fase delle indagini”.
Chi era il capo dell’organizzazione?
Al vertice il nucleo familiare riconducibile a MANNINO Antonio, all’epoca detenuto agli arresti domiciliari.
Chi avrebbe gestito il traffico?
Mannino e i figli, avrebbero gestito il traffico illecito servendosi di molteplici sodali o gruppi criminali, ognuno avente una specifica area geografica di competenza.
I dettagli sull’indagine
L’indagine, è stata sviluppata con attività di intercettazioni telefoniche ed ambientali, videoriprese e pedinamenti.
Cosa emerge dalle indagini?
Le indagini sembrano aver disvelato l’operatività di uno stabile sodalizio criminale, strutturato secondo una precisa suddivisione territoriale,
I proventi?
L’organizzazione utilizzava una cassa comune (l’introito complessivo si sarebbe aggirato intorno ai 3.000 euro giornalieri).
Le comunicazioni come avvenivano?
Le comunicazioni avvenivano con apparecchi telefonici che sarebbero stati forniti dai MANNINO aventi Sim intestate a soggetti extracomunitari.
Gli stratagemmi adottati per non farsi capire in caso di intercettazione
Usavano appellativi alias nonché di terminologia convenzionale, con lo scopo di impedire eventuali identificazioni da parte delle forze di polizia.
Un esempio l’utilizzo di frasi convenzionali tipo quelle commerciali:
proposte di 3 dosi di eroina al costo di 2, da qui il nome dell’indagine 3X2.
La loro azione si svolgeva anche in altri territori
Erano in grado di rifornire stabilmente altri gruppi criminali operanti nel capoluogo
E in altri paesi della provincia Etnea, quali, ad esempio il gruppo di origine rom/sinti dei c.d. “camminanti” di Adrano.
” Nel corso dell’indagine sono state arrestate in flagranza di reato 8 persone e deferite altre 3, nonché sono stati recuperati oltre 600 grammi di sostanza stupefacente del tipo eroina.
Il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto la custodia in carcere per nove indagati e l’obbligo di dimora e di presentazione alla Polizia Giudiziaria per altri cinque
Nel medesimo contesto sono stati deferiti in stato di libertà ulteriori dodici persone.
