Corte costituzionale e referendum
Referendum e corte costituzionale che ne deve valutare l’ammissibilità in base alla loro conformità alle norme Costituzionali

Corte costituzionale e referendum, la Consulta ne deve valutare l’ammissibilità in base alla loro conformità alle norme Costituzionali

Corte costituzionale e referendum

In questi giorni i 15 erano chiamati a deliberare sull’ammissibilità di otto quesiti referendari.

La corte è costituita da quindici giudici la cui elezione spetta a diversi organi dello stato.

Il parlamento ne sceglie cinque, Il Presidente della repubblica ne sceglie altri cinque e la magistratura i rimanenti.

Originariamente il mandato durava dodici anni, successivamente la durata si è ridotta a nove.

Da pochi giorni, dal 29 gennaio 2022, il Presidente è Giuliano Amato.

Dopo il giudizio di non ammissibilità del quesito sull’eutanasia la corte deve deliberare su altri sette quesiti di cui sei riguardano la giustizia e uno l’annosa questione della Cannabis.

CANNABIS 

quesito n. 180: Abrogazione di disposizioni penali e di sanzioni amministrative in materia di coltivazione, produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope

Il quesito referendario è quello di cancellare le pene per chi coltiva cannabis per uso personale (carcere da 2 a 6 anni e multa da 26mila a 260mila euro).

Inoltre cancellare la sanzione amministrativa della sospensione della patente.

la  richiesta è sostenuta da oltre  600 mila firme di cui mezzo milione in una settimana col voto online.

LEGGE SEVERINO 

quesito 173: Abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi

Il quesito referendario è quello di abrogare tutta la legge Severino.

Quindi di cancellare le norme che inibiscono l’eleggibilità a chi sia stato condannato in via definitiva per mafia, terrorismo, corruzione e altri gravi reati. 

E soprattutto chiede l’abrogazione dell’articolo 11, che prevede per gli amministratori locali la sospensione, dopo la condanna di primo grado per alcuni reati.

CUSTODIA CAUTELARE

quesito n. 174: Limitazione delle misure cautelari: abrogazione dell’ultimo inciso dell’art. 274, comma 1, lett. c), codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale

Il quesito è quello di cancellare una parte dell’articolo 274 del codice penale.

Quindi di ridurre l’ambito dei reati per i quali è consentita l’applicazione delle misure cautelari e in particolare della carcerazione preventiva.

Lo scopo è quello di escludere il finanziamento illecito ai partiti e i reati puniti con la reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni.

sono escluse le ipotesi di pericolo di fuga dell’indagato o d’inquinamento delle prove.

SEPARAZIONE DELLE CARRIERE

quesito n. 175: Separazione delle funzioni dei magistrati. Abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati

Il quesito è quello di non permettere più il cambio di funzioni tra giudici e Pubblici Ministeri e viceversa nella carriera di un magistrato.

Oggi sono possibili quattro passaggi, che diventerebbero due con la riforma.

CONSIGLI GIUDIZIARI

quesito n. 176: Partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei Consigli giudiziari. Abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei Consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte

Il quesito è quello di consentire il voto degli avvocati che siedono nei Consigli giudiziari anche sulle valutazioni di professionalità dei magistrati.

Il volto è già previsto dalla riforma della ministra Cartabia, ma solo se il Consiglio dell’Ordine abbia segnalato comportamenti scorretti da parte del magistrato che si deve valutare 

RESPONSABILITÀ CIVILE DIRETTA DEI MAGISTRATI

quesito n. 177: Responsabilità civile diretta dei magistrati: abrogazione di norme processuali in tema di responsabilità civile dei magistrati per danni cagionati nell’esercizio delle funzioni giudiziarie

Il quesito è quello di cancellare parte delle norme attuali e introdurre la responsabilità civile diretta dei magistrati per gli errori giudiziari. 

Oggi è lo Stato che si risarcisce i cittadino che abbia subito un ingiusto danno e poi si rivale sul magistrato.

ELEZIONI DEI COMPONENTI DEL CSM

quesito n. 178: Riforma delle elezioni dei membri togati del Consiglio Superiore della Magistratura. Abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti del Consiglio Superiore della Magistratura

Il quesito è quello di cancellare la norma che stabilisce che ogni candidatura va sostenuta dalle firme di almeno 25 presentatori. L’obiettivo è di arrivare a candidature individuali libere, già previste nella riforma Cartabia.

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