15 Novembre 2024 06:02
La perizia cinematica servirà a ricostruire dinamica e responsabilità dell’incidente
La Procura di Pavia vuole fare piena luce sull’incidente occorso il 6 gennaio scorso, alle 20.30, a Verzate Fumo, frazione del comune di Torricella Verzate, costato la vita ad una appena cinquantanovenne di Casteggio, Maria Filia. Nel registro degli indagati c’è B.S., 61 anni di Broni, l’automobilista che ha investito la donna mentre attraversava a piedi la strada, su cui pende l’accusa di omicidio stradale.
Il Pm, dott. Alberto Palermo ha disposto una consulenza tecnica cinematica finalizzata all’esatta ricostruzione della dinamica, delle cause e di tutte le responsabilità del terribile incidente. L’incarico sarà conferito martedì 23 gennaio 2024, alle ore 13.45, all’ing. Mattia Sillo. Alle operazioni peritali parteciperà anche l’ing. Alberto Mariani quale consulente tecnico per la parte offesa messo a disposizione a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini. Allo studio, attraverso il consulente per la Lombardia dott. Paolo Monti, si sono infatti affidati i congiunti della vittima per essere assistiti e ottenere giustizia, unitamente all’avv. Laura Bastia del foro di Milano.
Cosa è successo a Verzate Fumo (Pavia)
Com’è tristemente noto, l’investimento è avvenuto in via Emilia, all’altezza del civico 65. Maria Filia stava attraversando la trafficata Statale e aveva quasi ultimato l’attraversamento. Aveva già passato la prima corsia dal lato da dov’era partita ed era giunta a metà della seconda, quand’è stata travolta in pieno e sbalzata a svariati metri di distanza dalla Nissan Juke condotta dall’indagata, che evidentemente non l’ha proprio vista non avendo lasciato tracce di frenata.
Un impatto tremendo che non ha lasciato scampo al pedone. Trasportata con l’ambulanza della Croce Rossa di Stradella in codice rosso e in condizioni disperate all’ospedale di Voghera, Maria Filia è spirata poco dopo il suo arrivo nel nosocomio. Troppo gravi i politraumi riportati.
Nessuna autopsia sulla salma di Maria Filia
La Procura di Pavia ha aperto un fascicolo per omicidio stradale iscrivendo nel registro degli indagati la conducente investitrice. Il magistrato inquirente, il dott. Palermo, non ha reputato necessaria l’autopsia sulla salma della vittima. Il decesso è dovuto unicamente alle lesioni riportate nel sinistro. Ma come detto ha ritenuto opportuna una perizia cinematica per fare completa chiarezza sul terribile incidente.
Originaria di Uri, in provincia di Sassari, in Sardegna, Maria Filia da cinque anni si era trasferita a Casteggio a casa della sorella Caterina Angela. Ha lasciato in un immenso dolore anche l’altra sorella Pietrina, che risiede a Cagliari, e i due nipoti a cui era molto legata. I suoi cari, così come Studio3A che li assiste, hanno accolto con estremo favore questa attenzione e questo scrupolo del Sostituto Procuratore per fare piena luce su tutti gli elementi del sinistro, compresa la velocità a cui procedeva l’auto.