6 Novembre 2024 08:04
La Chiesa Ambrosiana piange la scomparsa di Sua Ecc.za Mons. Giovanni Giudici
È morto Mons. Giovanni Giudici, si è spento nella notte Sua Ecc.za Mons. Giovanni Giudici.
Nato il 6 marzo del 1940 sul finire degli anni ’90 è stato Vicario Episcopale per la zona pastorale II di Varese sostituendo l’allora Vicario Episcopale Mons. Marco Ferrari.
Ad annunciarlo questa mattina è stato il Vicario Generale, Mons. Franco Agnesi sulla sua pagina Facebook:
“Nella tua pace, nel regno della luce, questo fratello, Signore, sia con te”
Ricordo con riconoscenza il vescovo Giovanni Giudici che oggi vive nella casa del Padre e nella piena comunione dei santi.”
Il 6 gennaio 2001 a conclusione del grande Giubileo, Mons. Giovanni Giudici aveva benedetto la Croce Giubilare collocata nella chiesetta di Sant’Antonio Abate a Golasecca (VA).
La sala del commiato verrà allestita nel tardo pomeriggio di oggi presso la parrocchia della Brunella dove verrà esposta la salma per un saluto e una preghiera.
Gli orari della camera ardente: venerdì 19 gennaio mattina: dalle ore 8.30 alle ore 12.00;
pomeriggio: dalle ore 14.00 alle ore 19.30.
Preghiera del Santo Rosario venerdì 19 gennaio alle ore 18.45.
Parrocchia Sant’Antonio di Padova alla Brunella, via Samuele Marzorati n°. 5 Varese.
Le esequie saranno celebrate nel Duomo di Milano sabato 20 gennaio alle ore 10.00.
Nasce a Varese, città capoluogo di provincia nell’arcidiocesi di Milano, il 6 marzo 1940. Il giornalista Liliano Frattini era suo cognato.[1]
Frequenta le scuole a Varese e, grazie ad una borsa di studio, trascorre un anno di studio negli Stati Uniti d’America durante l’anno scolastico 1957–1958; consegue la maturità classica nel 1959. Dopo la maturità entra nel seminario arcivescovile di Milano.
Il 27 giugno 1964 è ordinato presbitero, nella cattedrale di Milano, dall’arcivescovo Giovanni Colombo (poi cardinale).
Tra i primi incarichi è al servizio della segreteria del cardinale Giovanni Colombo ed è assistente presso il “Collegio d’Oltremare“, un’istituzione voluta dal cardinale Giovanni Battista Montini per gli studenti stranieri a Milano. Nel 1967 inizia ad insegnare presso il seminario arcivescovile di Seveso. Nel 1971 diviene assistente diocesano dei giovani dell’Azione Cattolica. L’anno dopo, nel 1972, si laurea in lingue e letteratura moderne presso l’Università commerciale Luigi Bocconi.
Nel 1979 viene nominato parroco di Sant’Anna Matrona, una parrocchia nel quartiere Fiera della città di Milano; nel 1984 è eletto decano del decanato di Porta Vercellina.
Nel 1988 il cardinale Carlo Maria Martini lo nomina vicario episcopale della zona pastorale II di Varese
Il 9 giugno 1990 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo ausiliare di Milano e vescovo titolare di Usula. Il 29 giugno successivo riceve l’ordinazione episcopale, nella cattedrale di Milano, dal cardinale Carlo Maria Martini, co-consacranti i vescovi Renato Corti e Bernardo Citterio.
Il 1º febbraio 1991 il cardinale Martini lo nomina vicario generale dell’arcidiocesi di Milano.
Il 14 settembre 2002 è procuratore del cardinale Dionigi Tettamanzi per la presa di possesso dell’arcidiocesi di Milano.
Il 1º dicembre 2003 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo di Pavia;[2] succede a Giovanni Volta, dimessosi per raggiunti limiti di età. L’11 gennaio 2004 prende possesso della diocesi.
Il 27 maggio 2006 diventa inoltre gran priore per l’Italia settentrionale dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, fino al 21 novembre 2010, data in cui il decreto di nomina a gran priore di luogotenenza viene consegnato al suo successore mons. Oscar Cantoni.
Il 22 aprile 2007 accoglie papa Benedetto XVI in pellegrinaggio sulla tomba di sant’Agostino.
Nel novembre 2009 è nominato presidente del Consiglio nazionale della sezione italiana dell’associazione Pax Christi; nel novembre 2014 gli succede mons. Giovanni Ricchiuti.
Nel settembre 2010 viene eletto membro della commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace all’interno della
Conferenza Episcopale Italiana. È inoltre membro della commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace all’interno della Conferenza Episcopale Italiana; cappellano conventuale ad honorem, con iscrizione al gran priorato di Lombardia e Venezia, del Sovrano Militare Ordine di Malta; fa parte ed è animatore del gruppo Etica e Finanza.
Il 20 giugno 2013 riconosce come miracolosa la guarigione di Danila Castelli, avvenuta a Lourdes il 4 maggio 1989.
Il 16 novembre 2015 papa Francesco accoglie la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età, al governo pastorale della diocesi di Pavia;[3] gli succede Corrado Sanguineti, del clero di Chiavari. Rimane amministratore apostolico della diocesi fino all’ingresso del successore, avvenuto il 24 gennaio 2016.
Da vescovo emerito risiede alla Brunella, quartiere di Varese.