Foad Aodi. Sanità: l’Amsi contro le discriminazioni nei confronti dei professionisti di origine straniera

L’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi), il Movimento Uniti per Unire e l’Unione Medica euro mediterranea (UMEM) hanno denunciato i continui attacchi e discriminazioni nei confronti dei professionisti della sanità di origine straniera in Italia.

“Un fatto gravissimo leggere “Prima gli italiani” da parte di esponenti di sindacati e di albi professionali, commentando l’ipotesi di assunzione da parte di una ASL trevigiana di 10 medici stranieri”, ha dichiarato il presidente dell‘Amsi, Foad Aodi. “Chi ha problemi interni dentro il suo sindacato o associazioni o albi professionali non scaricare la colpa ai professionisti della sanità di origine straniera o solo alla politica”.

Aodi ha poi ricordato che i professionisti della sanità di origine straniera hanno contribuito a salvare il Servizio sanitario nazionale in questi anni di pandemia, quando la carenza di personale era drammatica. “Più di 850 dipartimenti, pronto soccorso e medici di famiglia non hanno chiuso i servizi grazie al contributo dei professionisti della sanità di origine straniera”, ha sottolineato.

L’Amsi, il Movimento Uniti per Unire e l’UMEM hanno quindi lanciato un appello al Presidente della Repubblica Italiana, al presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della Salute e al presidente della Fnomceo per difendere tutti i professionisti della sanità di origine straniera da questi continui attacchi e discriminazioni.

“Il nostro messaggio lo ripetiamo tutti i giorni dal 2000: tutti i professionisti della sanità devono rispettare la legge italiana, conoscere bene la lingua italiana, intensificare e completare la formazione professionale ed esercitare la professione per servire i pazienti in modo umano, solidale e con il rispetto reciproco”, ha concluso Aodi.

L’appello dell’Amsi è stato raccolto da numerose associazioni e organizzazioni, tra cui la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), la Confederazione italiana sindacati lavoratori sanitari (Cisl Fp), la Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) e la Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg).

“La discriminazione nei confronti dei professionisti della sanità di origine straniera è un problema grave che va affrontato con fermezza”, ha dichiarato il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli.

“I professionisti della sanità, indipendentemente dalla loro origine, devono essere rispettati e tutelati, perché svolgono un ruolo fondamentale per la salute dei cittadini”.

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