Frontalieri, Gravellona potrebbe rientrare nella fascia

Frontalieri,  «Verbania – recrimina – riceve 1,6 milioni, Gravellona non un centesimo.

Siamo la periferia povera del capoluogo di provincia, con un impianto strutturale del bilancio insufficiente a far fronte a tutte le esigenze».

Lo sfogo del sindaco di Gravellona fa emergere una richiesta importante per il suo territorio e i lavoratori

«Vorrei che si recepisse – incalza Morandi – la realtà delle cose.

Ci sono molte persone che di fatto sono frontalieri, anche se vivono in Comuni al di fuori del perimetro dei ristorni.

Tra questi ci sono Gravellona e Baveno, esclusi per un soffio, e tutto ciò è molto frustrante».

Il sindaco Morandi cerca di spingere ai massimi livelli istituzionali/politici per arrivare al suo scopo.

Il sindaco di Baveno, Alessandro Monti:

“Ho letto sugli organi d’informazione della richiesta formulata dal mio collega sindaco di Gravellona Toce

Giovanni Morandi, per allargare a 25/30 km la fascia di distanza dal confine svizzero entro cui, chi risiede, può essere riconosciuto come lavoratore frontaliere.

E’ una richiesta sensata e giusta, viste le condizioni oggettive del nostro territorio perché oltre ai lavoratori ne beneficerebbero anche i Comuni nei quali risiedono.

Credo sia sensato per il rispetto dell’uguaglianza e in virtù della specificità montana, perché molti cittadini come quelli dei nostri territori rimangono esclusi dai benefici fiscali.

Una iniquità a cui il Governo e il Parlamento dovrebbero porre rimedio
proprio all’interno della discussione del nuovo disegno di legge per ratificare gli accordi tra Svizzera e Italia.

Il sindaco si rivolge a Borghi e Alberto Gusmeroli e pure al biellese Roberto Pella per misure a sostegno dei comuni.

Ricordiamo gli accordi con la Svizzera e  Cgil, Cisl e Uil e le sigle svizzere Unia, Ocst e Syna. 

Il Governo che fa?

A Roma, 26 novembre, Il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha incontrato Ueli Maurer, ministro delle finanze svizzero.

La cena di lavoro, che si è tenuta ieri sera presso la caserma della guardia di finanza di Varese, si è svolta in un clima particolarmente cordiale e fruttuoso.

Sul tavolo due dossier importanti: la ratifica dell’Accordo sulla tassazione dei lavoratori frontalieri e la presenza della Svizzera nella cosiddetta “black list sulle persone fisiche”.

Su entrambi i dossier, delicati e complessi, è stata espressa la volontà e l’impegno per una graduale soluzione.

Giorgetti ha anche ricordato la recente approvazione della bozza di disegno di legge di ratifica dell’Accordo nel consiglio dei ministri di giovedì scorso che chiarisce, tra l’altro, che gli attuali lavoratori frontalieri restano tassabili soltanto in Svizzera, fino al termine della carriera lavorativa.

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