Genitori e lavoro: conciliare vita privata e professionale è ancora una sfida
Sempre più difficile conciliare lavoro e vita privata per i neo-genitori:

lo rivela un sondaggio di Zeta Service, azienda italiana specializzata nei servizi HR e payroll. Il 63% dei lavoratori con figli piccoli denuncia infatti difficoltà nel trovare un equilibrio tra le due sfere.

Burocrazia, la sfida più grande: oltre la metà delle donne (53%) ha trovato difficoltà nel comprendere gli step burocratici da seguire per bonus, congedi e documentazione.

Mancanza di supporto: il 53% delle lavoratrici non ha ricevuto alcun supporto dall’ufficio HR della propria azienda.

Cosa possono fare le aziende? Le parole chiave sono flessibilità e vicinanza. Le aziende dovrebbero:

Comprendere le esigenze dei dipendenti
Introdurre benefit per un migliore work-life balance.

Offrire maggiore flessibilità, come lo smart working
In Zeta Service, per esempio:

Le mamme hanno diritto al 100% di smart working negli ultimi mesi di gravidanza.
I papà hanno un mese di smart working al 100% dopo la nascita del figlio.
Il congedo di paternità è stato esteso a 20 giorni.

Queste iniziative migliorano il benessere dei dipendenti e la loro produttività.

L’Italia è indietro: solo il 12,2% degli occupati lavora da remoto, nonostante per più di 8 lavoratori su 10 lo smart working permetta di conciliare meglio famiglia, vita privata e lavoro.

Le aziende che adottano politiche di supporto alla genitorialità sono più competitive e attrattive per i talenti.

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