Ghiffa: uomo di 34 anni ucciso in casa

Ghiffa: uomo di 34 anni ucciso in casa

Il fatto di cronaca è avvenuto nel pomeriggio di giovedì 15 giugno, un uomo di 34 anni è stato ucciso in casa a coltellate.

Il corpo senza vita è stato scoperto nell’abitazione nella frazione di Susello (Verbano Cusio Ossola).

L’uomo sarebbe stato accoltellato forse nella notte tra mercoledì 14 e giovedì 15 giugno, le indagini sono condotte dalla Polizia.

Al momento, alcune persone sono già state portate in Questura per essere interrogate, i rilievi nella casa si sono conclusi intorno alle ore 21.00.

L’allarme è stato lanciato dalla madre del 34enne, che attualmente vive in Spagna.

Da diverse ore cercava di contattare il figlio senza ricevere alcuna risposta, quindi, ha chiamato il numero unico di emergenza 112.

Giunte le Autorità nell’abitazione di Susello, hanno trovato il corpo senza vita di Matteo Giorni accoltellato.

Sul posto sono intervenuti gli Agenti della Polizia di Stato della Questura di Verbania, che hanno svolto i rilievi ed incaricati nel condurre le indagini.

Intervenuto anche il PM di turno, Sveva De Liguoro, i Carabinieri e il Sindaco di Ghiffa.

I ruoli del sistema di soccorso e allarme sanitario di emergenza in Italia

Il sistema di soccorso e allarme sanitario di emergenza in Italia corrisponde al numero telefonico del 118 ed è gestito sia da personale tecnico soccorritore, sia da personale sanitario.

Come è facile intuire, i ruoli del 118 sono molteplici e ciascuno di essi ha differenti competenze e percorsi formativi.

Il servizio di emergenza/urgenza del 118 viene prestato nella sua quasi totalità con mezzi e personale di cooperative sociali, società private o associazioni di volontariato.

Quest’ultime sono da ritrovarsi in enti come la Croce Rossa Italiana, ANPAS, FAPS, FVS, di stampo laico o come la Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia di stampo cattolico.

 

Per approfondire questo tema, ti consigliamo di leggere il nostro articolo “Dove fare volontariato sulle ambulanze: associazioni in Toscana

 

Il personale di soccorso in Italia, che opera sui mezzi di trasporto di soccorso, può prestare il proprio servizio sia come volontario sia come dipendente di associazioni, enti statali ed enti privati.

Il soccorritore che presta il suo servizio come volontario non percepisce alcuna retribuzione per la sua attività, ad eccezione, in alcuni casi, di rimborsi spese giustificabili e una contribuzione per i pasti.

Il soccorritore dipendente, invece, è una figura regolarmente assunta dalla propria associazione volontaria, cooperativa, società privata o ente pubblico.

Per quanto concerne la disciplina, la gestione e la formazione del personale di soccorso, è tutto in mano alle singole Regioni italiane. Nonostante questa grande autonomia da parte delle Regioni, quest’ultime devono comunque seguire gli standard minimi imposti dallo Stato.

Ogni Regione dunque differenzia la sua disciplina, gestione e formazione del personale di soccorso, benché si possono trovare lievi differenze anche a livello delle singole centrali operative, solitamente di carattere provinciale.

 

Per approfondire questo tema, ti consigliamo di leggere il nostro articolo: “Corso di formazione per diventare volontario della Croce Rossa: informazioni utili”.

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