24 Novembre 2024 11:04
Gigi Nardi, il ricordo affettuoso di chi lo ha conosciuto
Dire che era il mio segretario è riduttivo: fu questo il ruolo che gli assegnai quando fui nominato ministro,e tale funzione gli valse unanime stima. Ma Gigi Nardi era molto di più: era l’amico della giovinezza, delle battaglie impossibili nei congressi della fastosa e chiassosa Dc irpina.Un infarto ce lo ha portato via ieri a Roma,a 60 anni.
Il primo fotogramma che la memoria mi consegna è Gigi chino sulle etichette da appiccicare sulle copie di ‘Proposta 80’ , il giornale di battaglie della minoranza dc avellinese.
Poi è venuta la sua lunga stagione romana,coincisa con il mio ormai lunghissimo
tirocinio istituzionale.Gigi è stato al mio fianco, con discrezione e con una dote che nel mondo politico diviene sempre più rara: la più assoluta ed adamantina onestà personale.
I segretari dei ministri vivono negli attici terrazzati della Roma mondana. Lui è morto nel bilocale che aveva affittato venti anni fa,e che ormai era la sua dimora fissa da quando- dieci anni fa – aveva perso l’adorata mamma e non se la sentiva più di tornare nella casa avellinese divenuta troppo vuota.
Gli debbo molto,ho restituito poco. Lo saluteremo lunedì 14 alle 16 nella Chiesa di San Ciro ad Avellino,in viale Italia.