Gratteri in piazza a Modena coi giornalisti.

Giornalisti in piazza a Modena per difendere il diritto di cronaca

Modena, 24 settembre 2023 – Giornalisti in piazza a Modena per difendere il diritto di cronaca. Sabato 23 settembre, a margine del festival Dig, l’Assostampa dell’Emilia Romagna, assieme all’Assostampa Modena (sezione provinciale dell’Aser) e alla Fnsi, ha dato vita a una simbolica manifestazione a difesa della Costituzione e del diritto dei cittadini ad essere informati.

L’occasione è stata offerta dal dibattito con il neoprocuratore della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri, che ha criticato la cosiddetta riforma Cartabia che, con il pretesto della presunzione di innocenza, di fatto ha posto un bavaglio alla diffusione delle notizie di cronaca nera e giudiziaria.

“La riforma non è fatta per gli ultimi della Terra. Di quelli non si interessa nessuno.
La riforma è fatta per impedire che giornalisti e giornali possano riportare intercettazioni che riguardano il comportamento di un potente”, ha detto Gratteri.

“La democrazia passa anche attraverso la conoscenza di cosa accade intorno a sé”, ha ribadito Pier Paolo Pedriali, presidente di Stampa Modena e dell’Assostampa dell’Emilia Romagna.

Al sit-in hanno partecipato anche Matteo Naccari, segretario generale aggiunto della Fnsi, e Monica Andolfatto, componente della giunta esecutiva.

Pedriali ha ricordato come l’uccisione del sedicenne pakistano Muhammad Arham, accoltellato al parco Novi Sad a fine marzo e il delitto di Friday Endurance, ucciso domenica 20 agosto in corso Vittorio Emanuele, sono valsi da parte della Procura due semplici resoconti di venti righe ciascuno.

E che a Ferrara nella tarda sera del primo settembre, un uomo di 43 anni è stato ucciso a bottigliate e coltellate.

Il giorno dopo, nonostante le continue richieste dei colleghi di carta stampata, tv e web, da forze dell’ordine (carabinieri in questo caso) e Procura non è arrivata nessuna nota o ricostruzione ufficiale dell’accaduto.

Il comunicato è arrivato solamente alle 12.48 di domenica 3 settembre dove si avvisava che, testuale, era morto un uomo in un bar del centro cittadino.

In apertura del dibattito, Monica Andolfatto ha ricordato che quest’anno si svolge la prima edizione del premio nazionale sul giornalismo d’inchiesta territoriale intitolato a Tina Merlin.

Tina Merlin, partigiana, giornalista e scrittrice, è ricordata soprattutto per il suo impegno e le sue inchieste per dimostrare i pericoli che avrebbe comportato la messa in funzione della diga sul Vajont.

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