Martina Franca

Tni Italia chiede al governo il rinvio dell’obbligo del green pass sui luoghi di lavoro

Tagliamento: “Sale la tensione sociale. Molte attività stanno chiudendo in queste ore, aumenta la disoccupazione”

Firenze, 14 ottobre 2021 – Rinvio di almeno un mese dell’introduzione dell’obbligo del green pass sui luoghi di lavoro.

E’ quanto chiede Tni Italia, il primo sindacato del mondo della ristorazione e della ricettività, che ha scritto una lettera al governo e ai ministri.

“Stiamo assistendo, anche nel nostro settore, ad un aumento della tensione sociale.

Inoltre, ci sono degli aspetti tecnici, logistici e organizzativi che ancora non sono stati affrontati e che richiedono organizzazione e tempistiche ancora non ben definite.

Giungono in queste ore alla nostra attenzione – spiega Cristina Tagliamento, segretaria nazionale Tni Italia – numerose comunicazioni di attività che stanno chiudendo a causa di questo obbligo e ciò genera ulteriori disagi e notevole aumento della disoccupazione”.

“Il rischio – prosegue – è che questo comparto già notevolmente colpito, anziché rappresentare il fiore all’occhiello della nostra Italia per accoglienza, tradizione e professionalità, venga sostituito da una distesa di grandi multinazionali che faranno perdere la nostra identità e la nostra storia”.

“Riteniamo perciò prematuro, oltre che inopportuno, visto anche l’alto tasso di vaccinati nel nostro Paese, introdurre, a partire da domani, 15 ottobre, l’obbligo della certificazione verde sui luoghi di lavoro

confidiamo in un feedback positivo alla nostra richiesta che rappresenta la voce di migliaia di aziende in tutta Italia”.

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