Gruppo di anarco-insurrezionalisti a Spoleto

Gruppo di anarco-insurrezionalisti a Spoleto, sei indagati per istigazione a delinquere aggravata dalle finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico.

Gruppo di anarco-insurrezionalisti a Spoleto

Questa mattina i Carabinieri del ROS in collaborazione con i Comandi  Provinciali di Cagliari, Cosenza, Cremona, Genova, Lecce, Massa, Perugia, Roma, Taranto e  Viterbo, hanno eseguito sei misure cautelari.

Il GIP presso il Tribunale di Perugia su richiesta della Procura della Repubblica ha emesso le misure cautelari nei confronti  di sei indagati.

I sei indagati sono gravemente indiziati dei reati d’istigazione a delinquere e  istigazione a delinquere aggravata dalle finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine  democratico. 

In particolare il GIP ha emesso una custodia cautelare in carcere, una agli arresti domiciliari e quattro obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria con obbligo di dimora. 

Le indagini

Le Procure della Repubblica di Milano e Perugia, con la supervisione della Procura nazionale antimafia ed antiterrorismo, avevano avviato le indagini nel 2018.

Le indagini hanno documentato l’operatività di un gruppo di anarco-insurrezionalisti avente base presso il  Circolaccio Anarchico di Spoleto (PG).

Il Circolaccio era il luogo di aggregazione ove veniva discussa e approfondita la dottrina “federativista anarchica” che successivamente veniva diffusa. 

La rivista anarchica “Vetriolo”

La rivista “Vetriolo”

Il gruppo diffondeva la rivista clandestina “Vetriolo”,  distribuita a livello nazionale a partire dal febbraio 2017.

Vetriolo pubblicava articoli  riconducibili ad Alfredo Cospito, ideologo della Federazione Anarchica Informale.

La rivista pubblicava anche articoli di altri soggetti con contenuti diretti alla propaganda e al proselitismo.

Gli autori fin da subito avevano chiarito che l’intento non era solo quello di fare un “giornale di denuncia di fatti particolarmente gravi”, ma  di far partire “l’attacco allo stato e al capitale”.  

Gli inquirenti, in tale ottica, hanno ritenuto di poter collegare una serie di danneggiamenti e attentati registrati a  partire dall’ottobre 2017.

I messaggi provenienti dalla rivista “Vetriolo” sono stati rivendicati da gruppi di anarco-insurrezionalismo e dimostrano l’esistenza di un movimento violento.

Le indagini hanno raccolto elementi probatori relativi alla divulgazione sul web di documenti anticarcerari, e antimilitaristi.

Inoltre esprimevano solidarietà ai detenuti e istigavano alla violenza nei confronti delle Forze Armate dello  Stato anche attraverso scritte murali.

Perquisizioni e sequestri

I militari, contestualmente alle misure cautelari, hanno  eseguito numerose perquisizioni su tutto il  territorio nazionale. 

Inoltre, hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari per l’oscuramento di due siti internet utilizzati dal gruppo  indagato.

Gli Indagati utilizzavano il sito per diffondere in rete i contenuti istigatori della rivista clandestina. 

Le indagini condotte dal ROS si inseriscono in un’ampia strategia di contrasto alle  manifestazioni eversive condotta dall’Arma dei Carabinieri su tutto il territorio nazionale.

La strategia è volta alla identificazione di presenze e disarticolazione di strutturati gruppi violenti. 

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