L’integrazione si fa in due: cittadino e stato!

Guerra dei poveri, agevolazioni per tutti non solo per gli ucraini

Guerra dei poveri . Ci Siamo – Rete Solidale’ e altre associazioni, va in scena anche a Foggia, Torino, Modena e Roma. “Doveva essere uno sciopero, soprattutto nelle campagne

– spiega all’AGI Rodolfo Greco, uno dei promotori

– ma ci sono state delle difficoltà a organizzarlo. Si è trasformata in una mobilitazione che a Roma continua per chiedere un tavolo in Prefettura ”.

“Anche noi siamo profughi ‘veri e meritevoli’ come gli ucraini

Richieste non da poco e c’era da aspettarsi, dopo la grande mobilitazione a favore degli ucraini che scappano dalla guerra.

“Gli italiani devono sapere che esistiamo – sono le parole di Patricia, originaria della Costa d’Avorio -. I diritti non hanno colore, vogliamo una vita migliore ma il sistema non permette l’integrazione”.

Istituzioni razziste

“razzismo istituzionale rispetto a chi non ha la cittadinanza europea” e con riferimento ai profughi ucraini: l’accusa contenuta nel volantino distribuito dai manifestanti.


Differenze di trattamento

“Mai come oggi è evidente quanto l’Italia e l’UE stiano adottando misure differenziali a seconda degli interessi geopolitici ed economici del momento”?

l’Unione Europea ha tirato fuori dal cilindro una direttiva del 2001 (pensata per i profughi kosovari in fuga dalle bombe della NATO e mai applicata) che

– giustamente – permette a chi scappa dalla guerra di essere regolarizzato senza passare per una richiesta d’asilo, mentre una potente macchina di solidarietà si è messa in moto in tutta Europa, Italia compresa, per accogliere i milioni di persone in fuga dai bombardamenti.

Questi, nell’immaginario comune, sono ‘profughi veri’ e meritevoli. Dov’erano e dove sono questi imprescindibili strumenti, quando si trattava di persone in fuga dalla Libia, dalla Siria, dall’Iraq, dall’Afghanistan, dal dal Sudan, dalla Somalia, dallo Yemen, e da tutte le altre guerre, di cui l’Europa porta una responsabilità pesantissima?”.

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