FBI in visita ai ROS, la cattura di Matteo Messina Denaro ha dato luce all'Italia
In occasione dell’arresto del latitante Matteo Messina Denaro, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Il Gen. C.A. Teo Luzi , si è recato a Palermo

In occasione dell’arresto del latitante Matteo Messina Denaro, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Il Gen. C.A. Teo Luzi , si è recato a Palermo

Il Gen. C.A. Teo Luzi a Palermo

Il Gen. C.A. Teo Luzi per prima cosa ha voluto incontrare presso il Comando Legione dell’Arma il personale operante.

Il comandante generale ha ringraziato i Carabinieri per il lavoro svolto non solo in questa occasione ma nella quotidianità. 

Nel complimentarsi con tutti, il Comandante Luzi ha

sottolineato come sia ancora molto valido il metodo investigativo che fu avviato dal Gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa. 

Il Gen. Luzi si è poi felicitato per come la perseveranza, la coerenza e la forza di volontà abbiano permesso di raggiungere un obiettivo investigativo di tale livello. 

Il pluriennale lavoro in sinergia con le altre

forze di polizia e con la magistratura ha permesso di affermare la presenza e la vittoria dello Stato e delle istituzioni sulla criminalità organizzata.

Il Presidente del Consiglio

Anche il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, accompagnata dal sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano, ha voluto fare visita a Palermo in occasione della cattura del superlatitante.

Giorgia Meloni si è soffermata in raccoglimento davanti alla stele che commemora la strage di Capaci.

“Proporrò il 16 gennaio come il giorno di chi combatte la mafia” ha dichiarato la Meloni.

“Penso fosse doveroso, è un po’ come dire che qualcuno ha raccolto quel testimone e la guerra va avanti.” ha detto la presidente del Consiglio spiegando il gesto del raccoglimento davanti alla stele di Capaci.

Il Primo ministro poi ha incontrato a Palazzo di giustizia il procuratore capo di Palermo, Maurizio De Lucia.

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