La storia di Leonarda Cianciulli, serial killer, nata nel 1894, ma ancora ricordata da tanti.

La storia di Leonarda Cianciulli nota per la sua efferatezza

Leonarda Cianciulli, nota anche come “la saponificatrice di Correggio”, è stata una famigerata serial killer italiana del XX secolo.

Nacque il 14 aprile 1894 a Montella, in provincia di Avellino, e trascorse gran parte della sua vita nell’Emilia-Romagna.

Leonarda Cianciulli era una donna apparentemente normale, sposata e madre di quattro figli.

Tuttavia, era anche ossessionata da superstizioni e credenze occulte. Credeva fortemente nella lettura delle carte e nelle profezie fatte dai sensitivi.

Nel corso degli anni ’30, Leonarda Cianciulli iniziò a credere che per proteggere la sua famiglia da eventi tragici, dovesse compiere una serie di omicidi.

Convinta che i sacrifici umani avrebbero garantito la sicurezza dei suoi cari, scelse le sue vittime tra donne sole e anziane che cercavano una sistemazione.

La sua prima vittima fu Faustina Setti, una donna conosciuta per la sua ricerca di un alloggio.

Leonarda la invitò a casa sua, promettendole di aiutarla a trovare un lavoro presso una finta istituzione di beneficenza. Una volta nella sua abitazione, la uccise con un’ascia e successivamente la smembrò.

Leonarda Cianciulli utilizzò quindi un metodo insolito per sbarazzarsi dei corpi delle sue vittime.

Prima li dissanguava nel bagno, quindi li smembrava e li faceva bollire in una pentola con soda caustica.

Questo processo avrebbe trasformato i corpi in una sorta di sapone, da cui derivò il suo soprannome “la saponificatrice di Correggio”.

Si stima che Leonarda abbia ucciso tre donne in totale.

Le sue azioni criminali furono scoperte quando sua figlia, Giuseppina, iniziò a sospettare qualcosa e denunciò sua madre alla polizia.

Nel 1946, Leonarda Cianciulli fu arrestata e condotta a processo.

Nel corso del processo, Leonarda Cianciulli confessò i suoi omicidi e fornì dettagli macabri sulle sue azioni.

Venne giudicata colpevole di omicidio premeditato e di aver commesso atti di cannibalismo sui corpi delle sue vittime. Nel 1947, fu condannata alla pena di morte.

Nonostante la gravità dei suoi crimini, Leonarda Cianciulli dimostrò un comportamento bizzarro durante il processo.

Sembrava essere compiaciuta dalle sue azioni e dichiarò di non provare alcun rimorso per ciò che aveva fatto.

La condanna a morte di Leonarda Cianciulli fu successivamente commutata in ergastolo a causa di una moratoria sulla pena di morte in Italia

Passò il resto della sua vita in carcere, morendo il 15 ottobre 1970, all’età di 76 anni.

La storia di Leonarda Cianciulli è diventata una delle più famose e controverse storie di serial killer in Italia, lasciando un’eredità oscura nella storia criminale del paese

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