L’abuso d’ufficio, non facciamo vittimismo afferma il Procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri

Gli amministratori sono terrorizzati dall’apporre la loro firma, dice la presentatrice, e allora Gratteri lancia la sua proposta: “accorpare i piccoli comuni” superando il “pennacchio”.

Altra cosa è “favorire un amico”, è questo il rischio.

Cos’è l’abuso d’ufficio, cosa dice la legge:

Salvo che il fatto non costituisca un più grave reato(1), il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio(2) che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio(3), in violazione di specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge e dalle quali non residuino margini di discrezionalità(4), ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale(5) ovvero arreca ad altri un danno ingiusto, è punito con la reclusione da uno a quattro anni(6).

La pena è aumentata nei casi in cui il vantaggio o il danno hanno carattere di rilevante gravità(7).

Gratteri: nominiamo un segretario comunale e il sindaco senta lui prima di firmare un atto, la sostanza del ragionamento.

Cosa vuole evitare il reato d’abuso d’ufficio? “non lasciare impunita la condotta di distrazione di danaro o altra cosa mobile effettuata a vantaggio del privato da parte dell’incaricato di un pubblico servizio.”

Come mai Lilly Gruber affronta l’argomento? Spera di mettere in difficoltà il Governo, intuendo quale potrebbe essere la risposta di Gratteri..

Anci: il governo si metterà al lavoro per modificare una serie di reati contro la Pubblica amministrazione

non per tutelare i furbi ma per tutelare gli onesti che vogliono fare bene il loro dovere e dare risposte ai cittadini”.

Il reato  per come è scritto rischia di essere difficilmente applicabile e infatti spesso le condanne non ci sono.

Come tutelare la Pubblica Amministrazione e la legge?

Meloni: “in un Pubblica amministrazione intrisa di vincoli bruocratici, afflita da ipertrofia amministrativa

i sindaci sono troppo spesso chiamati a interpretazioni che rendono rischiose le loro scelte e noi assistiamo al fenomeno della cosiddetta ‘paura della firma’“.

Troppi vincoli burocratici, leggi complesse e di difficile applicazione pratica, ricorsi continui e denunce, mettono a rischio le amministrazioni locali.

I sindaci sono spesso in difficoltà e chiedono certezze per poterle dare ai cittadini, ma siamo in Italia, e anche chi dovrebbe fornire certezze in realtà dà interpretazioni.

Alla fine firma il sindaco e si assume la responsabilità.

Il risultato è negativo per tutti, amministratori, cittadini e magistrati ingolfati dalle denunce

Meloni aggiunge: “La statistica – dice alla platea di sindaci – la conoscete meglio di me, è drammatica: il 93% delle contestazioni di abuso d’ufficio si risolve con assoluzioni o archiviazioni”.

Invitare Gratteri, paladino della legalità anche concreto e pragmatico a una trasmissione così importante è però un atto politico, si capisce.

I cittadini onesti vogliono giustizia e certezze, nel mezzo però ci sono anche coloro che cercano di approfittare delle “maglie larghe” di certe leggi e regolamenti, altri invece eccessivamente pignoli.

E infatti tanti imprenditori preferiscono investire in altri paesi in cui la giustizia è rapida e c’è certezza del diritto.

Condividi sui social