Concorso: 30mila posti

Lavori socialmente utili, ne ha parlato Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara.

Giuseppe Valditara, intervenuto stamane a Direzione Nord.

Il neo Ministro dell’Istruzione e del Merito, Prof. Giuseppe Valditara
Il Prof. Giuseppe Valditara, Professore ordinario di Diritto Romano presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Torino.
All’attenzione gli episodi di violenza in classe, finalmente un ministro che non sfugge alla questione e infatti Valditara dice che  serve trovare una soluzione
La soluzione trovata e auspicata:

“anche prevedendo forme diverse di sanzioni nei confronti di quegli studenti che non hanno capacità di rispettare le regole:

“una cosa che mi è sempre parsa molto utile sono i lavori socialmente utili”

Aggiunge pure  e spera  “che nella manovra conta che ci siano i soldi per l’aumento dei contratti dei docenti “e mi batterò perché ci siano delle risorse nuove”.

In tal senso specifica: ” Sui ‘neet’, “lancerò una proposta nei prossimi giorni”.

Una sorta di ” obbligo formativo. Non possiamo accettare che centinaia di migliaia di giovani vivano alle spalle delle famiglie e della società”.

Le critiche di parte sindacale orientata a sinistra:

 Francesco Sinopoli, che guida la Flc Cgil:

 “appare evidente la visione arcaica e paternalistica” delle affermazioni del ministro”

Mario Rusconi, presidente dei presidi di Anp Roma, commenta così:

” l’idea dei lavori socialmente utili non è affatto nuova.

“Lo Statuto degli studenti, in vigore sia per le scuole medie sia per le superiori da oltre un decennio

prevede una serie di sanzioni verso quegli studenti che commettano atti indisciplinati, forme di violenza o procurino danni alla scuola”.

La discussione è invece aperta per quanto riguarda l’occupazione delle scuole

 “Rimane però insoluta la questione dell’individuazione di chi occupa una scuola, non potendo accedere noi presidi ed i professori nei locali occupati. In diversi casi – sottolinea Rusconi, che ricorda come lo scorso anno le occupazioni di 50 istituti nella capitale hanno comportato una spesa per danni pari a 500 mila euro – la denuncia obbligatoria alle forze dell’ordine da parte dei dirigenti scolastici non ha ottenuto lo sgombero delle scuole, pur essendo stato richiesto. Il ministro dovrebbe intervenire su questo problema”.

 

 

 

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