L’India a causa del caldo, non può intervenire in soccorso per sopperire alla carenza di grano

La guerra in Ucraina e le sanzioni occidentali alla Russia stanno penalizzando le tavole dei consumatori.

I divieti di esportazione imposti dall’Occidente alla Russia rischiano di aggravare la carenza alimentare che grava sulla popolazione.

Per quanto è nelle sue possibilità, l’India è pronta a rafforzare la produzione di grano.

Ad oggi il grano prodotto dall’India è destinato solo al mercato interno.

Ad aprile, il Primo Ministro indiano Narendra Modi aveva dichiarato che il Paese era pronto a colmare il vuoto di approvvigionamento di grano originariamente colmato dall’Ucraina.

Tradizionalmente, l’India esporta una modesta quantità di grano, la cui maggior parte è destinata al mercato interno.

Nei giorni scorsi il Ministero indiano del Commercio e dell’Industria (MCI) ha annunciato che si stava preparando a inviare delegazioni in nove Paesi per esportare 10 milioni di tonnellate di grano.

Ma i dati allarmanti dell’improvviso calo dei raccolti di grano in seguito a un’ondata di caldo e l’inflazione interna innescata dalla guerra tra Russia e Ucraina – hanno fatto ricredere il governo di Nuova Delhi.

Pochi giorni dopo l’annuncio del premier indiano Modi,
l’ufficio del Primo Ministro ha invitato l’MCI a sospendere immediatamente le esportazioni di grano. Il momento difficile del paese per l’inflazione, ha spinto il governo a emettere un ordine che vieta le esportazioni di grano.

L’India è un membro fondatore dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), avendo sottoscritto l’accordo nel 1993. Secondo le regole dell’OMC, i membri possono imporre divieti di esportazione per alcuni prodotti se sono temporanei e necessari per alleviare carenze critiche.

L’India ha spiegato all’OMC il motivo del divieto.

L’India deve dare prima la priorità al proprio approvvigionamento alimentare, stabilizzare i prezzi interni e proteggersi dall’accaparramento.

Maurizio Compagnone
Analista

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