Lollove, Sardegna, senza rete telefonica ma con molto appeal

Lollove, Sardegna, il fascino della genuinità, della salute e del turismo

Simone Ciferni, presidente di Uniamoci Lollove, associazione nata per imporre il borgo come destinazione turistica ecosostenibile e detox: 

“Collaboriamo per trasformare caratteristiche come lo spopolamento e l’assenza di segnale in elementi attrattivi per turisti alla ricerca di autenticità”

Dichiarazione all’AGI di Ciferno, laurea in economia, esperienze a Londra e negli Stati Uniti.

L’offerta turistica

“Con Uniamoci Lollove offriamo, a chi viene a trovarci, laboratori del pane e della pasta, passeggiate in mezzo alla natura, la coltivazione dell’orto

Il tutto rigorosamente senza l’accesso alla rete, che a Lollove non arriva”.

Il borgo sardo dell’antica maledizione, la presentazione proposta dalla BBC: Lollove è un paesino nel cuore della Sardegna.

Anni di abbandono hanno portato molti ad andarsene, ma un’antica maledizione potrebbe ancora essere il suo salvatore.

La maledizione citata

La maledizione nei confronti di Lollove: “Lollove sarai come l’acqua del mare, non crescerai e non morirai mai”, dissero le  suore della chiesetta di Santa Maria Maddalena.

Una leggenda che deriva da vecchie storie, presunti amori tra pastori e suore e che ne provocò’ l’allontanamento; così ci fu’ la maledizione delle sorelle.

Il premio Nobel Grazia Deledda, parlò di Lollove, per l’ambientazione e la trama di uno dei suoi più celebri romanzi, La Madre.

Racconto incentrato sulla storia proibita tra il giovane prete del paese, don Paulo e la bella Agnese, che consumavano il loro amore all’oscuro del resto della comunità.

Grazia Deledda. Nella foto a destra.

Poche case in pietra tra montagne e querce secolari.

Turismo d’elite:

“La parola d’ordine della nostra associazione è ‘inclusività’. Qui i turisti devono sentirsi a casa

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