Il 16 novembre, in prefettura a Varese, la riunione con i sindacati per provare a riaprire il tavolo di confronto sulla Clausola Sociale di sito.

Presenti le OOSS (FILT CGIL, FIT CISL, UIL UILT E UGL T.A.) e le società (A.H., AVIA, AGS, MLE, ALHA, WFS e Beta-Trans) per esperire la seconda fase della procedura di raffreddamento, attivata dalle stesse organizzazioni.

La riunione dopo un ampio confronto tra le parti è terminata con una sospensione della procedura. E la programmazione di un nuovo incontro, sempre in prefettura, il 30 novembre p.v., alla presenza di ENAC e SEA.

Motivazioni della richiesta per la Clausola Sociale di sito

“Il motivo che ci ha portato ad aprire questa nuova procedura è determinato dal fatto che dopo aver riaperto il confronto, con molta fatica (per la difficoltà di mettere insieme tutte le aziende), alla fine del 2021. Dopo aver ricevuto una bozza di verbale dalla parte datoriale che ci ha permesso, finalmente, di iniziare un vero confronto sulle regole da applicare nel caso di un nuovo passaggio di personale, a seguito di una clausola tra due handler. Il tutto si è bloccato nuovamente dopo che noi (OOSS) abbiamo presentato alle aziende la nostra controproposta, all’inizio di marzo di quest’anno.

Abbiamo, purtroppo, tutti verificato cosa può succedere senza un accordo di sistema (Clausola Sociale di Sito). Nel caso in cui l’azienda che riceve il personale non accetta il confronto con le OOSS e decide di proseguire senza un accordo.

A Linate, i nostri colleghi di A.H., hanno dovuto subire un passaggio da Airport Handling verso Swissport che ha determinato un forte peggioramento delle proprie condizioni. Sia normative (ad es. passaggio dalle 37,5 alle 38,5 ore settimanali di lavoro) che retributive. La media delle perdite salariali è del 20%, rispetto alle condizioni che avevano in precedenza in A.H.”. Recita la nota diramata dalle organizzazioni sindacali.

Inflazione e il difficile contesto

“Tutto questo sta accadendo in un contesto molto complesso e difficile dove nel mese di ottobre l’inflazione è balzata all’11,8%. Riducendo il potere di acquisto dei salari, e il contratto collettivo degli Handler è scaduto da oltre cinque anni.

Qui dobbiamo aggiungere anche il fatto che Swissport dopo essere arrivata in Italia per acquisire la parte dell’Handling di Alitalia in A.S., è diventata un potenziale competitor nel settore. Applicando un contratto (Assaereo) che ha un valore retributivo più basso del contratto di Assohandlers.

In questi giorni le segreterie nazionali di FILT-FIT-UILT-UGL stanno incontrando Swissport per definire la confluenza nel contratto di Assohandlers. A nostro avviso è una precondizione irrinunciabile per proseguire il confronto sul rinnovo del contratto nazionale nella sezione Handlers. Inoltre, in questi anni di pandemia, il nostro settore ha subito delle perdite. E nonostante la forte ripresa di questa estate non ha ancora raggiunto, su base annua (il traffico passeggeri in Italia nel terzo trimestre si è attestato al -12%, rispetto al 2019), i livelli prima della pandemia.

Per questi motivi riteniamo sia giunto il momento di unire le forze di tutti i lavoratori e le lavoratrici di qualsiasi azienda di Handling e Cargo a Malpensa. Non è più accettabile che per favorire il profitto venga punito il lavoro. Raggiungiamo insieme questo obiettivo e saremo più forti anche per i prossimi rinnovi contrattuali.

Nessuno si salva da solo!!!” Conclude la nota diramata dalle segreterie territoriali dei sindacati che auspicano la Clausola Sociale di sito.

Condividi sui social