Domenico Paviglianiti

Ndrangheta Domenico Paviglianiti, classe 1961, rientra in Italia dall’aeroporto di Fiumicino

 Il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) della Direzione Centrale della Polizia Criminale, guidata dal Prefetto Vittorio Rizzi ha scortato il latitante Paviglianiti.

fotogramma dal video ufficiale, si vedono i poliziotti che lo accompagnano sulla scaletta dell’aereo.
video dei Carabinieri che documenta la scorta a Domenico Paviglianiti.

QUALI SONO I REATI DI DOMENICO PAVIGLIANITI

Paviglianiti ha un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti di anni 11, mesi 8 e giorni 15, per associazione di tipo mafioso e omicidio e associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

STORIA ED ESECUZIONE DELL’ARRESTO

Il criminale di San Lorenzo di Reggio Calabria era stato arrestato a Madrid il 3 agosto scorso, sulla base di un Mandato di Arresto Europeo, eseguito dalla Polizia spagnola “Udyco Central”

L’’operazione di polizia frutto della cooperazione fornita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bologna e coordinati dal Procuratore della Repubblica di Bologna Dott. Giuseppe Amato e dai sostituti Dott. Roberto Ceroni e Dott. Michele Martorelli.

 Colonnello Rodolfo Santovito, Comandante Provinciale di Bologna

L’operazione è avvenuta in collaborazione con Eurojust (Dott. Filippo Spiezia) e in stretto raccordo con il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia (progetto I-CAN e team ENFAST).

Importante risultato del progetto “I-CAN” (Interpol Cooperation Against ‘ndrangheta) contro la ‘ndrangheta, promosso dall’Italia insieme ad Interpol

LO SPESSORE CRIMINALE DI PAVIGLIANITI

Domenico Paviglianiti, ritenuto elemento apicale dell’omonimo casato ‘ndranghetista, tuttora operante nei comuni di San Lorenzo, Bagaladi e Condofuri (RC).

LA GUERRA DI MAFIA

Lo stesso, in particolare, ha avuto un ruolo di primordine nel corso della cosiddetta “seconda guerra di mafia”.

Paviglianiti e altre famiglie di ‘ndrangheta della provincia di Reggio Calabria avevano appoggiato la cosca De Stefano nella sanguinosa faida con quella dei Condello.

Era fuori Italia per un erroneo calcolo della pena tale da consentire al Paviglianiti di essere rimesso in libertà nell’ottobre del 2019 scappando in Spagna.

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