Panza (Lega) - La corsa all’auto elettrica si schianta contro la dura realtà

Panza (Lega) – La corsa all’auto elettrica si schianta contro la dura realtà, lo dice anche la Corte dei conti europea.

Panza non demorde, e come lui altri e non solo della Lega, che non sono d’accordo con le prese di posizioni dell’Europa.

Bruxelles – 29-06-23 – Come stiamo dicendo da quando è iniziata la follia ecologista della Commissione Europea, Timmermans in testa,  il divieto di vendita delle auto a motore termico dal 2035 è una scelta folle e fallimentare.

Non lo diciamo più solo noi, ma anche il report firmato dal Benchmark Mineral Intelligence (BMI) che scrive quello che stiamo ripetendo inascoltati da mesi se non da anni

ovvero che il perseguimento dell’elettrico tout court è irrealizzabile, se non a fronte di ingenti investimenti, soprattutto sulle estrazioni di materie prime – dichiara l’europarlamentare della Lega Alessandro Panza -.

Oggi lo dice anche la Corte dei conti europea, che non è ipotizzabile puntare solo ed esclusivamente sull’auto elettrica senza le materie prime necessarie, metalli e minerali che non abbiamo

o che per le stesse ragioni ecologiste non possiamo estrarre  nel nostro continente.

Queste risulterebbero, come ripetiamo da sempre, assolutamente fondamentali, dimostrazione che

rispetto alla varie teorie campate per aria messe in campo dalla Commissione c’è una pratica che è molto più pragmatica e realistica.

Questo folle provvedimento deve essere fermato immediatamente – prosegue Panza –

prima che sia troppo tardi, prima di distruggere un comparto strategico del nostro continente come quello dell’automotive – conclude l’europarlamentare della Lega.

Così in una nota l’europarlamentare della Lega Alessandro Panza.

Auto elettrica costosa

Auto elettrica; costi di acquisto mediamente più alti rispetto alle versioni tradizionali –

valutate il risparmio nel lungo periodo e l’incentivo all’acquisto. scarsa autonomia di viaggio (in media tra 100 e 200 km) – la tecnologia permette percorrenze sempre più elevate.

Gli aspetti sarebbero devastanti verso i produttori europei dell’auto, con vantaggi solo per i cinesi

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