Clan dei Casalesi
Partinico, Balestrate, Marsala, San Cataldo, Agrigento e della Città Metropolitana di Palermo, luoghi controllati

Partinico. Corruzione in Sicilia: 8 arresti e 3 interdetti a Partinico

11 indagati per associazione per delinquere, turbata libertà degli incanti e corruzione.

I Carabinieri di Partinico hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 11 persone accusate di corruzione, turbata libertà degli incanti e altri reati contro la pubblica amministrazione.

Partinico. Al vertice un’associazione per delinquere

L’indagine ha delineato l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata a commettere delitti contro la pubblica amministrazione, composta da quattro persone ai vertici di una cooperativa di servizi socio-sanitari con sede a Partinico.

Pubblici ufficiali corrotti con denaro, regali e cene a Partinico.

I soci della cooperativa avrebbero corrotto sette pubblici ufficiali, tra dirigenti e funzionari dei comuni di Partinico, Balestrate, Marsala, San Cataldo, Agrigento e della Città Metropolitana di Palermo, oltre a un ex Sindaco di Partinico. Le tangenti consistevano in denaro, regalie e cene offerte in noti ristoranti.

Assunzioni in cambio di favori

In cambio dei favori, i pubblici ufficiali avrebbero velocizzato i pagamenti e le liquidazioni da parte degli enti locali nei confronti della cooperativa e favorito l’aggiudicazione di costosi appalti per servizi pubblici.

Fatture false e peculato

L’indagine ha inoltre rilevato l’emissione di una fattura per la retribuzione di servizi mai prestati di circa 30.000 euro da parte della cooperativa, poi spesata dall’ente pubblico.

Sequestrati beni per oltre 500.000 euro

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto il sequestro preventivo di una somma di oltre 50.000 euro, di alcuni gioielli e della stessa cooperativa, che ha un fatturato annuo di circa 13 milioni di euro e oltre 1250 dipendenti.

Un duro colpo alla corruzione in Sicilia

L’operazione dei Carabinieri rappresenta un duro colpo alla corruzione in Sicilia e dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare questo fenomeno che danneggia la pubblica amministrazione e la società civile.

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