Pensioni

Pensioni, la svolta della Meloni non combacia con quella di Salvini

Maurizio Landini boccia sul nascere l’ipotesi di pensionamento anticipato a 58/59 anni con riduzione del 30% dell’assegno attribuita alla presidente di FdI Giorgia Meloni.

“Mandare in pensione le persone riducendogli l’assegno non mi pare sia una grande strada percorribile”, afferma a margine dell’assemblea nazionale dei delegati della Fillea-Cgil a Milano.

E chi può dargli torto?

La proposta di Salvini è diversa p quella della cosiddetta quota 41:

 Salvini: “Fornero legge infame, quota 41 si può fare e piace ai sindacati”

Il segretario della Lega, negli ultimi giorni prima delle elezioni, attacca ancora la riforma Fornero  che tornerà in vigore a gennaio a meno di interventi del nuovo governo.

La proposta della Lega è la “quota 41”.

Ci sono diverse opzioni e posizioni sul tema caldissimo delle pensioni:

CusanoTv Patrizia Volponi, segretario Nazionale della Cisl Pensionati:

«Siamo sul piede di guerra. Il segretario della CISL Luigi Sbarra ha già detto che le pensioni sono uno dei punti centrali delle aspettative dei sindacati per il nuovo governo.

Chiediamo che si possa andare in pensione con 41 anni di contribuzione, ad almeno 62 anni di età anagrafica – con un minimo di 20 anni di contribuzione»

Volponi ha pure aggiunto:

«Chiediamo poi che ai lavoratori che svolgono lavori usuranti sia consentito di andare in pensione prima, con 30 o 36 anni di contribuzione.

Infine, proponiamo l’opzione donna, che consenta di andare in pensione a partire, almeno, dai 59 anni di età, o con 35 anni di contribuzione»

Landini ha pure aggiunto:  “Credo poi – sottolinea – che ci sia un altro tema di fondo per dare un futuro pensionistico a tutti i lavoratori: bisogna combattere la precarietà”. (ANSA).

Creare e riformare l’ambito pensionistico non è uno scherzo per le implicazioni di ogni genere:

mandare le persone in pensione in maniera particolare i turnisti è essenziale, per assicurare la possibilità di impiego ai giovani.

Le aziende però già prima col covid e ora col peso dell’energia, cercheranno di licenziare se non si trovano soluzioni rapide e concrete.

E licenziare non vuol dire rimpiazzare il personale al 100%, anzi in tante aziende spingono alle dimissioni quattro persone per assumere una.

Una tragedia nella tragedia e che sta spingendo tanti giovani con un curriculum importante ad emigrare in cerca di stipendi e opportunità che da noi non si vedono.

Dall’altra parte ci sono persone che anelano alla pensione, per stanchezza, peso del lavoro e condizioni di salute non favorevoli.

L’opzione uomo, si si tradurrebbe in una nuova uscita anticipata, e in tanti osservano l’aspetto economico:

un incremento importante della spesa previdenziale:

Secondo l’Ufficio parlamentare di bilancio, ipotizzando un’inflazione superiore di due punti rispetto al 5,8% previsto nel Def per il 2022, la rivalutazione delle pensioni all’inflazione costerà allo Stato circa 32 miliardi lordi nei prossimi tre anni (5,7 miliardi nel 2023, 11,2 nel 2024, 15,2 nel 2025) che andranno a beneficio degli oltre 16 milioni di pensionati.

E  Tridico: “Opzione Uomo giusta direzione”, subito allineato al nuovo corso
Il costo? Spiega Repubblica, il taglio potrebbe andare dal 13% al 31% dell’assegno, a seconda dei casi.

Quota 41,  Matteo Salvini ha spesso ribadito su Twitter che Quota 41 servirebbe a «aiutare chi lavora da una vita ad andare in pensione e consentire a tanti giovani la possibilità di entrare nel mondo del lavoro».

Quota 41 secondo l’Inps costerebbe 75 miliardi

Ci sono i soldi per la guerra e non per pagare le pensioni?

Secondo la CGIA:  le difficoltà legate alla post-pandemia, agli effetti della guerra, rischiano, nel medio periodo, di spingere l’economia italiana verso una crescita pari a zero».

Con la crescita zero e i licenziamenti alle porte, lo Stato chiuderà ospedali e servizi pubblici, e non erogherà le pensioni?

Ci sono milioni di persone che pagano parecchi soldi per poi avere una pensione dignitosa e se qualcuno al Governo non riesce a creare ricchezza e quella che c’è la sperpera con le armi, ci devono andare di mezzo aziende, famiglie e non si andrà piu’ in pensione?

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