Ponte di Oleggio. Lonate Pozzolo, 2 ottobre – “La sicurezza dei cittadini non ha prezzo: nuovo ponte subito“

Ponte di Oleggio. Questo il testo dello striscione affisso dai militanti di CasaPound Italia per riaccendere i riflettori sulla necessità di costruire un nuovo ponte più adatto a sostenere il volume di traffico della SS527.

“Per quanto suggestivo, l’attuale ponte di Oleggio è un’opera risalente ai primi del ‘900

 E quindi non strutturata per supportare l’attuale volume di traffico che transita sulla SS527 – si legge in una nota –

I controlli di sicurezza di ANAS ci sembrano totalmente inadeguati:

tutti i rapporti indicano a chiare lettere che il ponte è inadeguato rispetto alla sua odierna funzione.

Di fronte al teatrino in cui Anas, Regione Lombardia e Regione Piemonte si rimpallano colpe e responsabilità, ci chiediamo quanto ancora i cittadini debbano aspettare per poter transitare in sicurezza sul Ticino:

non vogliamo a Oleggio una nuova tragedia come quella del ponte Morandi, che per altro ha colpito la nostra comunità con la scomparsa di nostri concittadini nel crollo.

Vogliamo risposte chiare, progetti concreti e attuabili e l’avvio dell’iter burocratico per avviare lavori e finanziamenti.

Non siamo più disposti ad accettare scuse in merito: la sicurezza dei cittadini deve essere messa al primo posto immediatamente”.

Il ponte di Oleggio è un ponte tra i comuni di Oleggio e Lonate Pozzolo, costruito tra il 1887 e il 1889 sul Ticino.

Il ponte ha  una struttura a “traliccio” simile a quella dei ponti americani con struttura in legno[1] ed è lungo 187,5 m.

Già dalla costruzione furono evidenziati problemi di sicurezza.

Il progetto era l’ingegnere Vincenzo Soldati, ma fu ritenuto insufficiente dagli enti pubblici

Il motivo? Non sufficientemente protetto contro le massime piene del fiume e ritenevano insufficiente la profondità delle fondamenta sotto il livello del fiume.

Nel 1886 l’ingegnere Soldati, modifico il progetto:

L’aggiornamento  prevedeva tra travate indipendenti e previsto per un doppio transito automobilistico e ferroviario, con la via stradale al piano inferiore e quella ferroviaria al piano superiore.

E alla fine si scelse l’opzione del  ponte senza traffico ferroviario al piano superiore.

Il 18 agosto 2018, in seguito all’allarme causato dal crollo del viadotto Polcevera, i controlli effettuati sul ponte da parte delle autorità hanno escluso situazioni di pericolo[12][13].

Ciò nonostante il ponte venne chiuso per alcuni giorni nel marzo del 2019 per alcuni controlli strutturali[14].

L’intensità del traffico inimmaginabile ai tempi della costruzione, comunque necessita comunque controlli accurati.

Dal Piemonte a Malpensa, ci sono transiti per migliaia di persone.

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