Presidenza del Consiglio condannata per l'Aquila

Presidenza del Consiglio (2009) tirata in ballo da una sentenza di condanna

Il riferimento è al lavoro della Commissione Grandi Rischi riunita all’Aquila il 31 marzo 2009

La battaglia legale è stata portata avanti dagli avvocati Maria Teresa di Rocco e Silvia Catalucci del Foro dell’Aquila

Legali che nel 2010 avevano deciso di intraprendere l’azione civile anzichè quella penale

La questione riguarda  Presidenza del Consiglio dei Ministri perché la Commissione Grandi Rischi è organo consultivo della stessa.

Il risarcimento delle parti offese – i familiari delle vittime – non è stato suddiviso in parti uguali, ma in base ai danni subiti.

Il professor Bernardo De Bernardinis, chi è e perchè è parte in causa

Il Governo, nella seduta del 7 ottobre scorso, ha affidato il compito di guidare l’Istituto Superiore
per la Protezione e la Ricerca Ambientale al professor Bernardo De Bernardinis, con l’incarico di
Presidente dell’Istituto (ISPRA).

Il professore aveva parecchi incarichi istituzionali:

-Componente della Commissione Nazionale V.I.A. presso il Ministero dell’Ambiente (1997-1999)

-Consigliere di Amministrazione della Società Gestione Impianti Idrici-  SOGESID S.p.A. (1997-2001)

Era anche Presidente della SUDGEST S.C.p.A. per il rafforzamento delle Amministrazioni regionali e locali nonché per lo sviluppo sostenibile, partecipate dal Ministero del Tesoro.

La sentenza del giudice del Tribunale civile dell’Aquila:

“Accertata quindi almeno potenzialmente l’idoneità delle dichiarazioni del De Bernardinis

ad incidere causalmente sulla condotta dei cittadini dell’Aquila

si tratta di verificare in questa sede, se tale efficacia causale sia stata anche dimostrata, all’esito dell’istruttoria civile, nei confronti degli attori non costituitisi parte civile nel processo penale”.

La condanna

La condanna è dovuta  per le rassicurazioni prospettate dall’ex numero due del Dipartimento nazionale di Protezione civile, Bernardo De Bernardinis.

La commissione aveva cercato di minimizzare le conseguenze del sisma, ma così facendo dovrà subirne le conseguenze.

I dettagli della sentenza come risultano all’ANSA

“In particolare Bernardo De Bernardinis – si legge in un passaggio della sentenza – aveva affermato a proposito dello sciame sismico che ‘non c’è pericolo, l’ho detto anche al sindaco

la comunità scientifica mi continua a confermare che anzi è una situazione favorevole, perciò, uno scarico di energia continuo..’,

tali dichiarazioni sono state ritenute in sede penale idonee ad incidere sul comportamento dei cittadini

e conseguentemente siccome frutto di negligenza, imperizia, ed imprudenza anche a fondare la responsabilità penale dello stesso e la conseguente condanna del responsabile civile odierno convenuto al risarcimento dei danni subiti dalle vittime”.

La Presidenza del Consiglio avrebbe dovuto verificare l’operato della Commissione

la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva ed ha avuto la concreta possibilità di verificare la correttezza dell’operato degli imputati sia in ossequio a precisi doveri normativi sia in applicazione delle generiche regole di diligenza prudenza e perizia. Tale dovere di controllo si esplicava certamente nei confronti del De Bernardinis stante il suo ruolo di Vice Capo Dipartimento Nazionale di protezione civile, organo facente capo proprio alla Presidenza del Consiglio dei ministri”.

 

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