prete pedofilo

Altro prete pedofilo, no domiciliari, condotto in carcere la gip: “Melis ha l’Hiv, è pericoloso”

Savona 22 Agosto 2024, grazie al giudice per le indagini preliminari Milena Catalano, il 60enne Andrea Melis, accusato di violenza sessuale aggravata, su alcuni minori, è finalmente in carcere :

“La pericolosità di Melis è ancora maggiore se si pensa al fatto che è portatore di Hiv e che ha intrattenuto tutti i rapporti con… senza alcuna precauzione, condannando la sua giovane vittima alla stessa malattia di cui è portatore e quindi esponendolo al pericolo di Aids” – questo è ciò che emerge dagli atti.

La decisione del giudice di Savona, scaturisce dopo la ricezione degli atti, da  parte del collega di Genova, che ha disposto per il Melis, la reclusione in carcere, invece che ai domiciliari.

Grazie agli accertamenti eseguiti dai Carabinieri, coordinati dalla procura di Savona, Andrea Melis, appartenente Appartenente all’Ordine dei Padri Scolopi, era direttore della Scuola elementare e della Fondazione Assarotti, ora è stato condotto in carcere, nella casa Circondariale di Pontedecimo, le accuse a suo carico sono : 

  • violenza sessuale su minore;
  • prostituzione minorile;
  • tentata violenza aggravata.

Melis è stato ritenuto pericoloso, in quanto troppo vicino ad altri istituti scolastici

Melis è difeso dagli avvocati Raffaele Caruso e Graziella Delfino.

Abusi su un ragazzino andati avanti per quasi 3 anni

Secondo quanto emerge, il prete pedofilo ha abusato di un ragazzino già dall’estate del 2021 : «Quando non aveva compiuto ancora 14 anni» – come ribadisce il magistrato, per poi continuare gli abusi fino alla primavera del 2024.

Il sacerdote pedofilo è stato denunciato dai genitori di un ragazzino, (all’epoca dei fatti) di 14 anni, diventato vittima delle attenzioni deviate del prete.

Il ragazzino, oggetto delle molestie da parte del prete, faceva il chierichetto in una delle chiese amministrate dal sacerdote pedofilo.

Un pedofilo presidente della Fidae, la Federazione delle scuole cattoliche in Liguria

I genitori della giovane vittima, avevano cominciato ad avere dei sospetti, diventati molti più preoccupanti dopo aver letto chat e messaggi ricevuti sul telefonino del figlio, da parte di Melis.

Adolescenti “bombardati di messaggi sessuali” e “indotti a condotte inadeguate per la loro età”, scrive il gip nell’ordinanza.

Grazie alle indagini ed agli atti dell’ordinanza, emerge il modus operandi del pedofilo, al fine d’irretire le sue vittime, utilizzando regali costosi, denaro, sigarette elettroniche, eppure una carta bancomat prepagata, data alla vittima, che avrebbe subito i reati più gravi, da pedofilo in questione.

Tracciati i versamenti fatti da Melis, che sembrerebbero corrispondere agli incontri sessuali, che il pedofilo intratteneva all’interno della sua abitazione, nel genovese.

Ascoltata la testimonianza di altri 4 minori, tra i 15 e i 16 anni.

Sentite altre vittime, non si esclude che nelle prossime settimane aumenti il numero delle testimonianze.

Un ambiente ecclesiastico che fallisce sistematicamente distruggendo e approfittandosi dei più deboli.

Ora le vittime rischiano di ammalarsi di Aids, i legali del pedofilo affermano che non vi sarebbe alcun intento doloso di trasmettere il virus alle vittime, certo è però che l’arrestato si curava, con una terapia antiretrovirale da 12 ANNI, CI CHIEDIAMO :

  • EGLI STESSO SAPEVA DI ESSERE MALATO NATURALMENTE ?

 

  • ERA COSCIENTE DELLA TRASMISSIONE DI TALE MALATTIE, E DEI MODI  IN CUI SI TRASMETTE ?

POVERI RAGAZZINI 

Ci auguriamo che la Legge faccia il suo corso, e che la magistratura renda giustizia a queste, ed a tutte le vittime di pedofilia.

Ricordiamo che la PEDOFILIA E’ UN CRIMINE TRA I PIU’ ABOMINEVOLI AL MONDO.

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