Usura, Bennardo Mario Raimondi, appello disperato

RAIMONDI Bennardo Mario, dimenticato dalla Stato che chiede di denunciare e poi si dimentica..

“Da anni cerco di riprendermi da quando essendo stato vittima di usura ho perso tutto e tutti.

Niente da fare, è proprio vero, chi ha avuto il coraggio di denunciare non solo viene lasciato da solo, ma vive poi nella disperazione più totale.

Ora, dopo che da mesi non riesco a pagare nemmeno il magazzino, devo lasciarlo al proprietario che vuole o i soldi o il locale.

Devo buttare via tutte le attrezzature? Voi che leggete, se leggete,  potete per favore aiutarmi? Sono ormai finito. Vi prego”.

Il caso lo avevamo già trattato:

Usura: mentre oggi si commemora Libero Grassi,  imprenditore di Palermo ucciso dalla mafia, c’è un artigiano sempre vittima di mafia ma ancora vivo

“,,,,,,non so per quanto dato che quelli a cui ho denunciato sono tutti fuori”

Sono che abbandonato dalle istituzioni soprattutto locali abbandonato dalle varie associazioni antiracket abbandonato dalla mia stessa città;  Palermo

e non potendo ne vendere ne pagare la luce o l’affitto del mio modesto laboratorio sta buttando i sacrifici di una vita.

La novità qual è? IL COMMISSARIO STRAORDINARIO Nicolò si è mosso, con una elargizione

L’istanza di elargizione presentata dal Sig. RAIMONDI Bennardo Mario, sopra
generalizzato, è accolta ed in suo favore è concessa la somma di € 10.595,00, a titolo di mancato guadagno.

Resta salva la possibilità per l’Amministrazione di procedere

alla revoca della somma e alla ripetizione della somma erogata, nei casi previsti dall’art. 16, della legge n. 44/99.
Avverso il presente provvedimento è possibile inoltrare ricorso giurisdizionale al giudice ordinario territorialmente competente.

Le sue rimostranze, perchè? 

la Prefettura, con la nota del 16/06/2014 , ha provveduto a trasmettere copia del dispositivo di sentenza di condanna di uno degli imputati, emessa il 20/05/2013 dal Tribunale di Palermo.

Un periodo lunghissimo in cui Bennardo ha dovuto arrangiarsi per sopravvivere, in un ambiente non facile.

“Tra l’altro su una richiesta di 50 mila euro” da 50 a 11.000 euro dopo tanti anni, le lungaggini di una giustizia che non interviene al bisogno, subito.

In queste condizioni diventa difficile insiste a chiedere di denunciare se nel frattempo le persone si sentono abbandonate, dopo la denuncia e il rischio in prima persona.

chi volesse leggere i dettagli clicchi qui001_M_ITPR_RUCOM0003413007122022_CO_RAIMONDI_BENNARDO_MARIO (1)

E’ inquietante però, il passaggio:

Resta salva la possibilità per l’Amministrazione di procedere alla revoca della somma e
alla ripetizione della somma erogata, nei casi previsti dall’art. 16, della legge n. 44/99.

 

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