Record italiano, ma sono tanti i casi di celiachia non diagnosticati

dati derivanti da uno  studio multicentrico

Lo studio è stato condotto su 9.000 alunni delle scuole elementari a Verona, Milano, Roma, Padova, Salerno, Ancona, Bari e Reggio Calabria.

Record italiano. Il progetto di cui abbiamo parlato sopra parte da  Carlo Catassi, direttore della Clinica pediatrica dell’Università Politecnica di Ancona e ideatore del progetto.

“lo studio – aggiunge Catassi – ha rilevato anche un serio problema di sottodiagnosi. Solo il 40% dei casi ottiene una diagnosi di celiachia su basi cliniche. I medici prestano molta attenzione al minimo sospetto di celiachia, ma spesso i genitori non portano i figli dal pediatra perché non rilevano sintomi particolari”.

Sono tanti i centri in cui si notano grandi numeri.

Claudio Romano, presidente Sigenp e direttore dell’Unità operativa di Gastroenterologia pediatrica e fibrosi sistica dell’Università di Messina.

Singep di cosa si occupa, L’associazione si prefigge di realizzare i seguenti scopi:

-diffondere la cultura gastroenterologica pediatrica attraverso attività di formazione scientifica dei giovani ricercatori e di aggiornamento dei pediatri;

-promuovere studi e ricerche sul canale digerente, sul fegato, sul pancreas, sull’assorbimento di nutrienti in

età pediatrica, con un forte impulso ai rapporti inter ed intra disciplinari;

-favorire lo sviluppo e la standardizzazione di metodologie innovative, di ricerca ed applicazione clinica;

diffondere nel paese la conoscenza dell’importanza sociale delle malattie croniche dell’apparato digerente in età pediatrica.

La Sigenp si è impegnata nello studio più ampio mai realizzato al mondo su questo tema”.

Lo screening di primo livello – spiega la società scientifica in una nota – è stato condotto attraverso un

semplice pungidito per verificare, su una goccia di sangue, la presenza di anticorpi che indicano la predisposizione genetica.

I bambini positivi a questa prima indagine sono stati poi invitati a sottoporsi a un prelievo di sangue per verificare più approfonditamente la diagnosi di celiachia.

Celiachia, di cosa si tratta

La celiachia è una reazione immunitaria all’assunzione di glutine:

è una  reazione immunitaria dell’organismo all’assunzione di glutine: un complesso proteico presente in molti cereali, come orzo, frumento e segale.

Come accorgersi in tempo

I medici prestano molta attenzione al minimo sospetto di celiachia, ma spesso i genitori non portano i figli dal pediatra perché non rilevano sintomi particolari”.

La patologia si può manifestare “a ogni età, anche nell’adulto – precisa Catassi – ma spesso insorge nel bambino dopo il divezzamento:

Quando il piccolo inizia a introdurre glutine nell’alimentazione, nutrendosi anche con farine, pane, pasta e biscotti.

La latenza è di alcuni mesi o anni, poi si può si manifestare la patologia. La fascia d’età più colpita è quella che va dai 2 ai 10 anni”.

articolo recenti –   27 MARZO 2023

Condividi sui social