Riforma Cartabia,

Riforma Cartabia, la riforma strutturale più importante degli ultimi trent’anni ad oggi nessun corso di formazione è stato fatto.

L’appello accorato arriva dall’USMIA

In lungo e interessante intervento che vi proponiamo in forma integrale, ci sono gli aspetti evidenziati.

Non si tratta di argomentazioni come dire di tipo politico, si entra nel vivo e nel  merito della loro vita professionale e non solo.

La riforma Cartabia richiede un passo notevole per l’attività dell’ARMA, ma lo Stato deve investire sull‘ARMA, con strumenti adeguati e moderni

“Vi è poi l’obbligo, in alcuni casi, di documentare gli interrogatori e le dichiarazioni con strumenti tecnici audio/video, procedendo, in aggiunta, “alla trascrizione integrale qualora assolutamente indispensabile”.

Ma i reparti minori sono sprovvisti di tali strumenti

ed è inconcepibile che i Carabinieri, già in sottorganico, si ritrovino dietro una scrivania a trascrivere verbali integralmente anziché per strada a contrastare il crimine e tutelare la cittadinanza.

E ’stata prevista una clausola della “contingente indisponibilità degli strumenti di riproduzione” ma per quanto tempo sarà possibile avvalersene?

Si ovvierà al problema tramite l’acquisto di strumentazione audio/video da parte di ogni singolo militare?

Molte Procure, vittime anche loro della dirompenza della norma, devono ancora diramare delle disposizioni specifiche e trasmettere anche i nuovi moduli multilingue da utilizzare.

Insomma, i singoli Carabinieri, come avviene spesso, si stanno adoperando autonomamente per far fronte a quanto richiesto dalla Legge.   

Per questo Usmia Carabinieri, oltre a chiedere con urgenza un intervento al Governo e alla Magistratura

organizza a favore degli iscritti, il 20 gennaio a Modena, un appuntamento nazionale con autorevoli esponenti del mondo accademico, giudiziario e della politica.

Obiettivo: fornire indicazioni e chiarire i dubbi interpretativi che derivano da una prima applicazione della riforma.

Tra i relatori il Prof. Luigi Foffani, Ordinario di Diritto Penale di UNIMORE, l’Avv. Cosimo Zaccaria del foro di Modena, il Prof. Filippo Maria Bisanti, Maresciallo dei Carabinieri e docente di diritto dell’Università di Trento

 Hanno confermato sinora la presenza, per un confronto e per raccogliere il grido di allarme, anche le parlamentari Daniela Dondi (FdI) e Stefania Ascari (M5s).

 “Il rischio – sottolinea Alfonso Montalbano di Usmia Carabinieri – è quello di sottoporre giornalmente gli operatori del settore, senza strumenti e formazione adeguata, a conseguenze disciplinari e di vanificare gli sforzi investigativi”. 

Il rischio è il “disorientamento”, e per questo l’USMIA si sta muovendo, per acquisire pareri e aprire la discussione autorevoli esponenti del mondo accademico, giudiziario e della politica.

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