Salerno

Salerno arrestati 3 indagati per l’omicidio di Nadia Capezzuti : i coniugi Vacchiano-Noschese e il figlio minorenne.

Salerno 19 Aprile 2023, questa mattina i Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno, hanno dato esecuzione ad una ordinanza applicativa delle misure cautelari in carcere, emessa dal G.I.P. per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno, nei confronti dei coniugi Damiano Noschese e Mariabarbara Vacchiano.

Emessa anche un’ordinanza di IPM da parte del Tribunale dei Minorenni, nei confronti di uno dei figlio minori della coppia, su richiesta della Procura della Repubblica, presso il Tribunale per i Minorenni di Salerno.

I giudici emittenti hanno entrambi ritenuto la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, nei confronti dei tre indagati, in merito all’omicidio della giovane Marzia Capezzuti, di origini milanesi, soggetto fragile e vulnerabile, affetta “da disturbo della condotta, in ritardo mentale di media gravità”.

Tortura, maltrattamenti, sequestro di persona, indebito utilizzo di carte di pagamento

Per i soli indagati maggiorenni il GIP del Tribunale di Salerno, ha ritenuto sussistenti gravi indizi anche in ordine ai delitti di tortura, maltrattamenti, sequestro di persona, indebito utilizzo di carte di pagamento, sempre a danno della Capezzuti, così come contestato dall’accusa.

Nei confronti del minore la richiesta di misura cautelare, riguarda la sola contestazione di omicidio e occultamento di cadavere.

La vittima con un passato complesso di istituzionalizzazione, dal 2017 circa si era stabilita all’interno ella piccola comunità di Pontecagnano Faiano ove aveva trovato ospitalità presso il nucleo familiare Vacchiano/Noschese, in quanto legata da una relazione sentimentale con uno dei componenti della famiglia, presso la quale era rimasta anche dopo la morte prematura del fidanzato.

Incolpata ingiustamente

L’insorgenza dell’astio nei confronti della giovane da parte della famiglia Noschese Vacchiano, sarebbe riconducibile al decesso del fidanzato, la Capezzuti sarebbe stata incolpata ingiustamente, così come ricostruito dai citati riferimenti del Gip, sulla base di varie testimonianze raccolte anche al di fuori del nucleo familiare, nel corso delle indagini preliminari.

Isolata e maltrattata

S’ipotizza infatti che la giovane divenuta ormai ospite indesiderata, sarebbe stata sottoposta a maltrattamenti e torture, per mero intento e spirito punitivo, ma soprattutto che gli indagati dopo aver progressivamente isolato la ragazza, si sarebbero impossessati della sua pensione d’invalidità INPS, prelevandola mensilmente.

Dalle acquisizioni documentali, e le testimonianze, risulterebbe che i coniugi Noschese/Vacchiano, a Settembre 2021, aprirono un conto a nome della giovane, presso l’ufficio postale, di Pontecagnano, dove avrebbero attinto i fondi fino a Giugno 2022.

Prelevavano la pensione della ragazza

Grazie alle attività di osservazione e pedinamenti, alle intercettazioni telefoniche, dei Carabinieri di Salerno,

ed all’inserimento di un alert nel sistema di videosorveglianza installato presso lo sportello bancomat ATM,

in cui venivano effettuati abitualmente i prelievi, sarebbero emersi gravi indizi a carico degli indagati :

sarebbero stati i due maggiorenni (la coppia), ad effettuare i prelievi dal libretto di deposito a

risparmio della ragazza.

Per raggiungere il loro scopo i coniugi Vacchiano-Noschese avrebbero isolato la ragazza, anche dai suoi stessi familiari.

I genitori di Marzia ignari di tutto

I genitori della ragazza erano ignari della permanenza della figlia, presso il suddetto nucleo

familiare, essendo stato loro comunicato, nell’estate del 2021, proprio da Vacchiano Mariabarbara,

che Marzia si era allontanata da Pontecagnano, insieme ad un fantomatico fidanzato.

La ricostruzione degli ultimi momenti di Marzi Capezzuti

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Marzia Capezzuti, sarebbe stata portata via dalla casa, in piena notte, dai tre indagati.

Rinvenuto il cadavere della ragazza

Il cadavere della giovane fu rinvenuto il 25 Ottobre del 2022, all’interno di un casolare abbandonato, in Montecorvino Pugliano.

Dalle analisi dattiloscopiche effettuate il 25 Ottobre 2022, ottenute grazie alla comparazione di un

frammento palmare, acquisito dagli inquirenti in fase d’investigazioni, nel file DSC01050, con il palmo della

mano sinistra della ragazza, è emersa un’ennesimo indizio.

Il materiale biologico estrapolato da un dente rinvenuto vicino il cadavere

Inoltre un’altra prova sarebbe rappresentata dagli accertamenti sul materiale biologico estrapolato da un dente rinvenuto sul pavimento, in prossimità del cadavere.

Registrata anche una confessioni extragiudiziali durante una videochiamata, effettuata sul social Instagram

tra il minore tratto in arresto, e sua sorella Vacchiano Annamaria, durante la quale, il giovane avrebbe

descritto la modalità dell’omicidio, eppur il luogo.

 

 

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