Sappe, Polizia Penitenziaria,  torna a chiedere l’avvicendamento del Capo DAP Russo e propone Nicola Gratteri come possibile sostituto

Nella vigilia del giorno di Ferragosto, mentre le istituzioni si preparano a riflettere sulla sicurezza nazionale.

il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) ha nuovamente sollevato la questione dell’avvicendamento del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP), Giovanni Russo.

Questa richiesta è stata motivata dalla crescente preoccupazione per le condizioni nelle carceri italiane, che sono diventate un argomento di grande importanza.

La causa?  Le sfide legate al sovraffollamento, alla sicurezza e alla salute dei detenuti.

Le carceri italiane hanno affrontato una serie di problemi critici che richiedono una risposta urgente.

Il sovraffollamento, l’alto numero di detenuti con problemi di salute mentale, la presenza di detenuti stranieri e tossicodipendenti hanno creato un ambiente insostenibile.

Questa situazione è stata ulteriormente complicata dalla frequente segnalazione di violenze contro il personale penitenziario da parte dei detenuti.

Donato Capece, Segretario Generale del Sappe, ha espresso una profonda preoccupazione riguardo alla sicurezza dei poliziotti penitenziari e alla mancanza di protezioni adeguate.

Ha dichiarato che è inaccettabile che coloro che lavorano con dedizione all’interno delle carceri siano esposti a rischi mortali senza le necessarie tutele.

La sicurezza del personale penitenziario è stata messa in pericolo dalle aggressioni da parte dei detenuti, spesso armati di oggetti pericolosi:
lamette e padelle con olio bollente.

Il Segretario Generale ha poi criticato l’assenza di interventi concreti da parte del Capo del DAP, Giovanni Russo, nel corso dei suoi otto mesi di mandato.

Ha sottolineato che sono rimasti fermi sulla sua scrivania provvedimenti importanti come quelli relativi ai Gruppi di intervento rapido.

E i protocolli operativi e la fornitura di strumenti di difesa personale per il personale penitenziario.

In risposta a questa situazione critica, il Sappe ha proposto il Magistrato Nicola Gratteri come possibile alternativa a Russo.

Capece ha elogiato le competenze e l’esperienza di Gratteri, sottolineando che egli è la figura più adatta a gestire questa crisi.

Ha ribadito la fiducia nel Magistrato e ha espresso la speranza che possa guidare il processo di riforma del sistema penitenziario

E garantire un ambiente di lavoro più sicuro e dignitoso per il personale penitenziario.

Infine, Capece ha esortato la Presidente Meloni e il Governo a prendere provvedimenti urgenti per affrontare questa situazione.

Ha sottolineato che la sicurezza, la dignità e il rispetto dei poliziotti penitenziari non possono più essere rimandati.

Ha suggerito che una possibile soluzione potrebbe essere il trasferimento del Corpo di Polizia Penitenziaria alle dipendenze del Ministero dell’Interno.

In questo modo si garantirebbe una maggiore protezione e supporto umano ed operativo.

In conclusione, il Sappe ha sollevato un tema cruciale riguardante la sicurezza e la dignità dei poliziotti penitenziari .

E ha proposto un possibile nuovo leader per affrontare le sfide attuali.

La situazione nelle carceri italiane richiede un’attenzione urgente e un impegno concreto da parte delle

autorità per garantire condizioni più sicure e sostenibili per tutti coloro che operano all’interno del sistema penitenziario.

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