Sciogliere i gruppi fascisti è pericoloso
Sciogliere i gruppi fascisti è pericoloso, nel novembre del 1973 il ministro dell'interno Paolo Emilio Taviani sciolse Ordine Nuovo.

Sciogliere i gruppi fascisti è pericoloso, nel novembre del 1973 il ministro dell’interno Paolo Emilio Taviani sciolse Ordine Nuovo.

Lo scioglimento di Ordine Nuovo

Fu il giudice Vittorio Occorsio a pagarne le spese.

Infatti Pierluigi Concutelli lo uccise il 10 luglio del 1976.

Il Pubblico Ministero romano aveva partecipato al processo per la Strage di piazza Fontana e ai processi a Ordine Nuovo.

Le sue richieste, compresa l’applicazione della legge Scelba furono accolte.

Il tribunale il 21 novembre 1973 condannò i 42 imputati.

Come conseguenza della sentenza in pochi giorni il ministro degli interni Paolo Emilio Taviani sciolse il movimento di estrema destra nato nel 1969.

E’ la Legge Scelba che regola lo scioglimento dei movimenti fascisti

Lo scioglimento di Avanguardia Nazionale

Il 5 giugno 1976 il tribunale di Roma emise una sentenza di condanna anche per Avanguardia Nazionale, sempre in applicazione della legge Scelba.

Due giorni dopo Adriano Tilgher sciolse il movimento anticipando la decisione del Ministero dell’interno che il giorno seguente pose fuori legge il movimento.

Gli scioglimenti crearono quel clima di reazione violenta che portò all’esecuzione di Vittorio Occorsio, diventato simbolo di quegli scioglimenti.

La Costituzione

La Costituzione  nella sua XII disposizione transitoria vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. 

Ma è la legge Scelba del 1952, poi modificata nel 1975 a scrivere l’attuazione del divieto.

La legge Mancino del 1993 ha completato il quadro delle norme che puniscono le condotte riconducibili al fascismo e al razzismo.

La legge vigente prevede due ipotesi per lo scioglimento dei movimenti d’ispirazione fascista.

Nel primo caso ci vuole una sentenza della magistratura che abbia accertato la riorganizzazione del disciolto partito fascista.

Se la sentenza c’è il Ministro dell’interno, sentito il Consiglio dei Ministri, ordina lo scioglimento e la confisca dei beni. 

Nel secondo caso il governo può provvedere direttamente allo scioglimento con un decreto legge, ma solo in casi straordinari di necessità e di urgenza.

fino ad oggi ha trovato applicazione solo il primo caso.

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