Sul degrado delle chiese, usate pure per i festini, il cardinale di Napoli Sepe, ai giornalisti : “andate a farvi fottere”

Napoli 09 Novembre 2022, da un’inchiesta giornalistica di Report, il programma andato in onda su Raitre, con un servizio di Danilo Procaccianti, intitolato “La messa è finita” viene fornito un quadro sicuramente poco rassicurante sulle oltre 100 chiese partenopee, completamente abbandonate, per non contare delle altre dislocate nel resto d’Italia.

La domanda degli autori del programma, era incentrata sull’enorme patrimonio composto da immobili, lasciti, e donazioni, dell’arcidiocesi di Napoli.

In una città come Napoli che nel suo centro storico ha più chiese di quelle che si sono nella Capitale.

203 chiese, ma solo 79 sono adibite al culto, le altre sono tutte abbandonate.

Chiese abbandonate pericolanti, o in ristrutturazione perenne ecco il quadro sconcertante che ha offerto la trasmissione Report, eppure emerge che queste chiese non sono tutte luoghi di culto, infatti nel 2010 l’allora Arcivescovo Crescenzio Sepe, data la difficoltà della Curia nel gestirle, aveva affidato alcune chiese in comodato d’uso gratuito ad alcune associazioni e enti.

Inquietante : cosa ci fanno ora dentro quelle chiese ?

Un’inchiesta che ha dell’inquientante a dire poco, quella di Report, infatti alcuni degli edifici di proprietà della Curia, oggetto di lasciti e donazioni sono diventati addirittura hotel di lusso, ma la domanda è chi li gestisce ? e come ?

Procaccianti durante il reportage ha chiesto un commento al cardinale Siepe, attuale Arcivescovo di Napoli, che infastidito gli ha risposto in maniera molto discutibile : “Andate a farvi fottere”.

Chiese usate per i festini

Alcune delle chiese date in comodato d’uso gratuito  a società esterne, vengono usate, per festini con

ingresso a pagamento, come quello di Halloween, concerti come quello di Patti Smith, oppure come locali

imbandendo tavole per festeggiare, battesimi, prime comunioni e cresime e matrimoni.

E che dire dell’evento sulla masturbazione femminile, tenutosi dentro ad una chiesa, data sempre in comodato d’uso gratuito ?

Ormai quando questi eventi, furono scoperti dai giornalisti e ne furono pubblicate notizie in merito, la Curia

partenopea, ha rescisso le relative convenzioni, a cose avvenute naturalmente, ma come ben emerge c’è

ancora molto da sistemare, in merito a questa triste realtà.

 

 

 

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