Somma (VA). La Polizia Locale trova una donna alterata al centro di Somma, in via Fuser, in mattinata.

Gli agenti hanno dovuto rincorrere la donna che cercava di sfuggire ai controlli.

La donna era finita  in via Fontana e minacciava gli agenti della Polizia Locale, per non andare in ospedale.

Nel frattempo arrivava una pattuglia dei Carabinieri a controllare l’accaduto.

E avrebbe dovuto essere sottoposta a un TSO firmato dal sindaco, e da due medici.

La donna aveva problemi personali non di poco conto, e per questo è stata chiamata l’ambulanza per portarla in ospedale a Gallarate.

La lunga esperienza degli agenti ha permesso di infonderle fiducia e riportarla alla calma.

Il Trattamento sanitario obbligatorio (TSO) è un provvedimento che può essere adottato dal Sindaco del comune presso il quale si trova il paziente:

su proposta motivata di due medici, di cui almeno uno appartenente alla ASL territoriale del comune stesso.

Può essere eseguito sia in ambito ospedaliero sia presso l’abitazione o altra sede.

Il TSO può essere disposto quando la persona presenta alterazioni psichiche tali da richiedere interventi terapeutici urgenti, ma rifiuta le cure proposte.

In particolare, il TSO è applicabile nei seguenti casi:
  • Quando la persona, a causa della sua malattia mentale, costituisce un pericolo per sé o per gli altri;
  • Quando la persona rifiuta le cure proposte, anche se non costituisce un pericolo per sé o per gli altri;
  • Quando la persona è incapace di provvedere alle proprie necessità di vita e non ha un familiare o un tutore che possa farlo.
Il TSO può essere disposto per un periodo di sette giorni, rinnovabili fino a un massimo di trenta giorni.

Durante il periodo di TSO, la persona è sottoposta a cure psichiatriche da parte di un’equipe multidisciplinare.

Il TSO è un provvedimento di carattere eccezionale, che deve essere utilizzato solo quando non sono disponibili altre misure meno invasive.

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