Strage di piazza della Loggia, Governo fuori tempo per ricorso riporta l’AGI da fonti legali

Strage di piazza della Loggia: uno dei motivi dell’esclusione del governo dal processo è che l‘istanza è stata presentata tardivamente.

la storia e gli accusati per la strage
La strage di Piazza della Loggia è un attentato terroristico avvenuto il 28 maggio 1974 a Brescia
Durante una manifestazione antifascista organizzata dal sindacato dei metalmeccanici, una bomba esplose nella piazza principale della città, uccidendo otto persone e ferendone altre centinaia.
Gli accusati per la strage sono stati individuati e processati solo molti anni dopo l’attentato.

Inizialmente, le indagini furono complicate da varie difficoltà, tra cui la manipolazione delle prove da parte dei servizi segreti italiani.

Nel corso degli anni, furono avanzate diverse ipotesi e teorie riguardo agli autori della strage, tra cui coinvolgimenti di gruppi di estrema destra, servizi segreti deviati e organizzazioni criminali.

Nel 2001, dopo un’indagine approfondita, il Tribunale di Brescia condannò in primo grado due ex terroristi di estrema destra:

Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte, a 25 anni di reclusione per la strage di Piazza della Loggia. Tuttavia, nel 2004 la Corte d’Appello di Brescia assolse i due imputati per insufficienza di prove.

Nel 2010, la Corte d’Assise d’Appello di Milano riaprì il processo, ma nel 2015 assolse definitivamente Maggi e Tramonte, stabilendo che non vi erano prove sufficienti per condannarli.

La strage di Piazza della Loggia rimane ancora oggi uno dei casi più controversi nella storia italiana
Sono  diverse le teorie e speculazioni sulle motivazioni e sugli autori dell’attentato.

Nonostante le indagini e i processi svoltisi nel corso degli anni, non è ancora stata stabilita con certezza la verità su chi abbia compiuto l’attentato e le motivazioni che vi sono dietro.

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