La ricostruzione è sempre lenta dopo i terremoti, 54 anni per la chiesa Madre

«Grazie all’intervento di recupero realizzato, la vecchia chiesa Madre torna ad essere un luogo di culto dove poter pregare e ricevere la benedizione del Signore”, ha detto l’arciprete don Giuseppe Coppola.

il ricordo della tragedia è stato reso piu’ lieve da un evento con l’attore Nicola Puleo, e dalla cantante Eleonora Tabì.

La tragedia nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968 colpì una vasta area della Sicilia occidentale, la Valle del Belìce, compresa tra le province di TrapaniAgrigento e Palermo.

Le vittime accertate ufficialmente variano: secondo alcune fonti furono complessivamente 231 e i feriti oltre 600, pochi rispetto ai danni perché molti abitanti avevano trascorso la notte all’aperto; secondo altre le vittime furono 296[4]. Altri scrivono addirittura di 370 morti, circa 1.000 feriti e 70.000 sfollati circa (wikipedia)

Dopo il sisma arrivarono il presidente della Repubblica Giuseppe Saragat e il ministro dell’Interno Paolo Emilio Taviani.
La portata dell’evento fu tale che intervennero oltre mille vigili del fuoco, Croce Rossa, Esercito e Carabinieri.

Il pilota dell’elicottero che monitorava la zona, assimilò l’immagine a quello della bomba atomica.

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